Il Paese scandinavo mette al bando le nozze fra minori: nei centri di accoglienza del Paese sono decine i casi di bimbe straniere maritate a uomini adulti
Una mossa diretta a contrastare il fenomeno delle spose bambine, presente fra gli immigrati che affollano i tanti campi profughi presenti nel Paese scandinavo.
Il parlamento di Copenhagen ha calendarizzato per oggi l’approvazione di un nuovo disegno legge che oltre ad impedire ai minorenni di sposarsi vieterà anche infatti il riconoscimento legale dei matrimoni contratti all’estero fra minori.
Nei centri d’accoglienza del Paese, riporta un rapporto governativo dell’anno scorso, sono almeno ventisette gli immigrati minorenni che sono sposati. Non raro anche il fenomeno delle ragazzine adolescenti – anche di quattordici anni – già sposate ad uomini molto più grandi di loro. Ora questo tipo di unioni non saranno più ammesse, se non in presenza di casi eccezionali.
La decisione del governo danese, però, è criticata da diversi gruppi e associazioni per i diritti umani, che sostengono che le leggi vigenti siano già sufficienti a contrastare le nozze forzate dei minorenni.
In Danimarca aveva fatto discutere la decisione del governo, poco meno di un anno fa, di separare le spose bambine dai loro partner all’interno delle strutture di accoglienza. Una scelta molto discussa, tanto che l’esecutivo era stato costretto a rivederla dopo qualche mese. (Ivan Francese 24/01/2017)
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