Al di la’ della forte presenza complessiva delle donne nel pubblico impiego, e in particolare nella scuola, e’ pero’ ancora scarsa in ruoli di vertice. E’ quanto e’ emerso da un incontro di studio della Corte dei Conti dal titolo “Normativa e giurisprudenza in materia di Parita’ di genere: il ruolo della magistratura contabile nell’attuazione dell’art. 51 della Costituzione” svoltosi la settimana scorsa e di cui da’ notizia il sito di Forum PA. In particolare, il tasso di femminilizzazione complessivo e’ al 55 per cento del totale, +3,2 per cento dal 2001; il comparto che presenta la maggiore tipizzazione di genere e’ la scuola, con una concentrazione di donne che sfiora l’80 per cento e che rappresenta il 46 per cento di tutto il personale femminile pubblico; l’area con il maggiore tasso di femminilizzazione e’ il Nord (62 per cento del totale) che stacca il Sud piu’ del 15 per cento (48 per cento). I settori con i tassi di femminilizzazione piu’ bassi sono la magistratura (43 per cento nel 2010 e 33 per cento nel 2001), la carriera diplomatica (18 per cento nel 2010 e 11 per cento nel 2001) e quelli militari e simili (Vigili del Fuoco, Corpi di Polizia, Forze Armate). La dirigenza apicale (prima fascia) e’ in media del 20-25 per cento, nella seconda fascia dirigenziale la presenza delledonne non supera quasi mai il 40 per cento. Si rileva pure che il contratto di lavoro part-time e’ prerogativa quasi esclusivamente femminile (80-90 per cento); le donne si concentrano maggiormente nelle classi di anzianita’ piu’ giovani (0-15 anni) e sono piu’ numerose degli uomini nel possesso di titoli di studio superiori, a partire dalla laurea breve (la percentuale diventa molto significativa in riferimento al possesso della laurea: 48 per cento delledonne contro il 24 per cento degli uomini). Il velino 12.12.11
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