UNA DONNA FRA I TRE GIUDICI SCELTI DA CIAMPI

(ANSA) – ROMA, 4 NOV – Maria Rita Saulle, Sabino Cassese e Giuseppe Tesauro. I tre nuovi giudici costituzionali nominati dal Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi hanno spiazzato le previsione della vigilia. I tre successori di Piero Albero Capotosti, Fernanda Contri e Guido Neppi Modona (il cui mandato alla Corte scade il prossimo 6 novembre) non hanno una connotazione politica precisa che gli derivi da una esperienza parlamentare. Tra i tanti nomi circolati in questi giorni c’erano, ad esempio, quello di Rosa Russo Iervolino, Elena Paciotti, e Stefano Rodota’. Ciampi ha privilegiato candidati noti per la riconosciuta esperienza tecnico giuridico e la professionalita’ specifica in alcuni settori. E tra loro c’e’ anche una donna, Maria Rita Saulle, docente di diritto internazionale all’Universita’ di Roma ”La Sapienza”. La presenza femminile resta cosi’ assicurata vista l’imminente scadenza del mandato novennale di Fernanda Contri, la prima (e fino ad oggi unica) giudice donna in 50 anni di storia della Consulta. ”Sono molto felice e molto grata alle tante donne che hanno sostenuto moralmente la mia candidatura”, commenta la prof.ssa Saulle. Fernanda Contri si congratula, ma allo stesso tempo fa notare che ”una sola donna alla Corte Costituzionale e’ troppo poco” perche’ ”in un’istituzione in cui le donne sono poche c’e’ minore o quasi nessuna democrazia”. Per Stefania Prestigiacomo, ministro per le pari Opportunita’, viene in ogni caso confermata ”l’attenzione del Quirinale alla presenza femminile nelle istituzioni”. Esperto di diritto internazionale e comunitario e’ anche Giuseppe Tesauro, 63 anni, napoletano, fino a pochi mesi fa presidente dell’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato. ”Sono contento. ho sempre servito il Paese”, e’ stato il suo commento a caldo.Sabino Cassese, 70 anni, ordinario diritto amministrativo all’Universita’ di Roma, un incarico ministeriale alle spalle ce l’ha: era il 1993 quando, sotto il governo Ciampi, fu nominato alla funzione pubblica. Nessuno dei tre, pero’, e’ esperto in diritto penale: una materia, questa, alla quale – fanno notare alcuni in ambienti della Consulta – aveva dato un grande apporto Guido Neppi Modona, e su cui resta ora unico competente alla Corte l’ex ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick. Saulle, Tesauro, e Cassese hanno raccolto il placet sia della maggioranza (con la loro nomina ”la Corte conferma e rafforza il livello gia’ autorevole delle sue competenze”, ha detto Francesco Giro di Forza Italia), che dell’opposizione (sono di ”provata autorevolezza, esperienza ed equilibrio”, ha aggiunto Francesco Rutelli della Margherita). Ai neo eletti gli auguri delle piu’ alte cariche istituzionali e anche del ministro della Giustizia, Roberto Castelli. E sara’ proprio il conflitto sollevato dal presidente Ciampi contro il Guardasigilli per la mancata concessione della grazia ad Ovidio Bompressi uno dei prossimi nodi che si troveranno ad affrontare i tre nuovi giudici. La causa, gia’ dichiarata ammissibile, verra’ fissata per la discussione in udienza pubblica dal successore di Capotosti. Il futuro presidente, il trentesimo, verra’ nominato quasi certamente entro la fine della prossima settimana, dopo il giuramento di mercoledi’ al Quirinale dei tre nuovi giudici. Il favorito e’ Annibale Marini, giudice costituzionale piu’ anziano di nomina, eletto nel ’97 dal Parlamento su indicazione del centrodestra.L’altra questione ‘spinosa’ sotto il profilo politico-istituzionale sara’ invece la discussione, il 29 novembre prossimo, dei due conflitti di attribuzione sollevati dalla Camera dei deputati nei confronti del Tribunale di Milano che non avrebbe riconosciuto il ”legittimo impedimento” di Cesare Previti a prendere parte a una serie di udienze dei processi Imi-Siri/Lodo e Sme perche’ impegnato nel suo mandato di parlamentare. Ma per la decisione si dovra’ attendere almeno un mese.

COMITATO LEGGI PARITARIE, BENE NOMINA SAULLE
RITA CAPPONI, RESTA RAMMARICO CHE SIA UNICO GIUDICE DONNA

(ANSA) – ROMA, 4 nov – ”Grande soddisfazione” per la nomina di Maria Rita Saulle alla corte costituzionale, ma al tempo stesso ”rammarico” per il fatto che sia l’unica donna a sedere alla Consulta. Questi i sentimenti espressi da Rita Capponi, presidente del Comitato di pressione per le leggi paritarie.”Giurista insigne e membro del nostro comitato, Saulle e’ da sempre vicina alle problematiche e partecipe alle battaglie delle donne italiane per trasformare il nostro in un Paese normale” osserva Capponi, che aggiunge: ”Siamo certe che il suo apporto ai lavori della Consulta sara’ prezioso e all’altezza delle sfide che il deficit democratico del nostro Paese pone”. Alla soddisfazione per la scelta di Ciampi si affianca, pero’, ”forte il rammarico con cui dobbiamo valutare che non e’ possibile ancora che nell’organo di garanzia massimo delle nostre istituzioni le donne non siano e non possano essere piu’ di una. Sembra una concessione, appena l’apertura di un semplice spiraglio”. Per questo, assicura il presidente del Comitato ”seguiteremo ad impegnarci per un riequilibrio consistente non piu’ rinviabile e poniamo nuovamente da questo momento questa istanza all’attenzione sia del Parlamento sia del presidente Ciampi”.

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