Il Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport Franco Frattini ha sospeso, fino all’udienza del 7 settembre, l’esecutività della decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC con la quale aveva annullato la Delibera del 3 Maggio scorso, che lo stesso Commissario Straordinario aveva istituito in seno alla FIGC una “Divisione” Calcio Femminile prevedendo l’organizzazione dei Campionati di Serie A e Serie B direttamente da parte della Federazione, sottraendo tale attività alla Lega Dilettanti per incompetenza.
Non riesco a comprendere l’utilità di questa sospensione visto che bisognerà attendere l’udienza, non certo, spero, a sospendere lo sciopero indetto dalle calciatrici (senza ufficialità AIC) e dalle società che prevede, perfino, la rinuncia a disputare la gara della Nazionale con il Belgio del 2 settembre e rinunciare alla partecipazione al Mondiale. Spero che tale decisione sia rivista e annullata, non è accettabile che per colpa di un solo “uomo” si arrivi a mettere in discussione una conquista dopo 20 anni lontani di latitanza dal Mondiale, figuriamoci rinunciare a tale conquista
Fa piacere però vedere che atlete e società sono di nuovo in sintonia, alla faccia della coppia Katia Serra – Damiano Tommasi, e che insieme siano pronti a rinunciare a disputare il campionato per i loro diritti. Entrambi, compresi gli allenatori vogliono ritornare in FIGC e soprattutto lasciare per sempre la LND. Volontà che dovrebbe far capire al presidente Sibilia, uomo di Berlusconi che vuole costringere le donne ai suoi voleri, che la LND ha avuto tutto il tempo necessario per sviluppare il movimento femminile ma ben poco ha fatto e quel poco lo ha fatto con i sacrifici di tutti i presidenti delle società di calcio che imperterriti hanno sfidato crisi e problemi per portare avanti la loro missione e offrire alle ragazze la possibilità di praticare la loro passione.
Adesso che si presenta l’occasione giusta per vedere il valore del calcio femminile, il Sibilia cerca di bloccarlo.
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico
Lo stesso Sibilia, attraverso un comunicato ufficiale esposto sul sito della LND, ha annunciato che, qualora il Collegio di Garanzia dello Sport nell’udienza del 7 settembre riconoscesse le ragioni della FIGC, sarà “autorizzato a difendere i suoi diritti e quelli delle proprie Associate in ogni sede, ivi compreso TAR del Lazio e Consiglio di Stato, riservandosi di agire nelle opportune sedi in relazione ai comportamenti sino ad oggi tenuti dal Commissario Straordinario in violazione dello Statuto e dei Regolamenti della FIGC.”
Una guerra che lede l’anima e la serenità delle ragazze e della nostra Nazionale
Mi auspico che il 2 settembre le azzurre scenderanno in campo con il Belgio per proseguire la strada del Mondiale di Francia 2019, ma con quale spirito le nostre condottiere scenderanno in campo?
Perchè inveire pur sapendo che le protagoniste del nostro calcio non vogliono tornare sotto la Lega?
Perchè si vuol sottomettere le donne al volere di una sola persona?
La Lega Nazionale Dilettanti reclama il “suo” dilettantismo
Da fonti istituzionali ci viene riferito che il presidente Sibilia porti avanti la tesi che il campionato femminile, essendo dilettantistico, dovrebbe stare sotto l’organizzazione della LND.
Sembra inoltre che la richiesta avanzata dallo stesso presidente a Fabbricini consistesse nella presenza della LND nell’organizzazione del campionato di serie B e A, anche se sotto la FIGC. Ipotesi al condizionale perchè non ricevuta da fonti ufficiali.
Il problema è che Sibilia non tenga presente che il commissario straordinario Fabbricini ha tolto i due campionati alla LND per incompetenza e che le società non abbiamo nessuna intenzione di far attività sotto di loro per gli stessi motivi.
Con l’udienza del 7 settembre, quali scenari si possono aprire?
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