Francesco Franceschetti

Ante Scriptum
… un esempio concreto e soprattutto guidato dal buonsenso di come le associazioni di piccole e medie imprese tendano, ognuna a livello locale, a ridisegnare strategie di contenimento della spoliazione bancaria fiduciando soprattutto il territorio su cui sono impiantate: se la vasta politica non dà risposte, il contatto diretto con le giunte diviene strutturalmente primario. Le imprese italiane si rendono conto ben prima dei politici che si deve girare pagina e non si può più pensare ai profitti del passato…

Giorgio Vitali

Piccole aziende e banche
In un momento in cui si intravedono i primi deboli segnali di ripresa ma il vissuto della grave crisi che ha colpito le imprese è ancora ben presente nel quotidiano delle aziende e degli imprenditori, la Piccola di Aib si interroga sul suo futuro e su quanto esca indenne dalla tempesta quel talento imprenditoriale e quella voglia di fare impresa, che ha reso grande Brescia, e Brescia nel mondo, grazie alle tante piccole imprese del proprio tessuto produttivo.
L’imperativo è quello di guardare avanti, considerando le conseguenze della crisi un volano per nuove sfide e nuovi orizzonti. A tal fine la Piccola di Aib, attraverso un programma di attività mirate, intende supportare, stimolare e sostenere le proprie aziende, per ricreare le condizioni di una loro reale crescita, nella piena consapevolezza che nulla sarà come prima della crisi, ne’ l’economia, ne’ i mercati, ne’ ogni singola realtà aziendale e individuale.
L’attuazione di questo programma presuppone però alcune riflessioni sul senso di appartenenza e sul necessario reciproco rapporto di fiducia e condivisione tra le piccole e medie imprese ed il loro organismo di riferimento, ovvero il Comitato Piccola.
A tal fine sarà necessario risvegliare le coscienze associative attraverso un dialogo aperto, immaginando un canale di ascolto privilegiato, sollecitando la partecipazione attiva alle iniziative che man mano saranno proposte.
Le linee programmatiche che si intendono sviluppare, linee condivise all’interno del Consiglio Direttivo, si collocano principalmente lungo tre direttrici, la CONOSCENZA, la FORMAZIONE e l’INTEGRAZIONE, partendo da un assunto tanto forte quanto fondamentale per il futuro delle PMI: CRESCERE
Non si associ però l’immagine della crescita alla sola dimensione aziendale e ai fatturati bensì ad un processo culturale e strutturale al tempo stesso, in grado di ricollocare gli imprenditori e le imprese in una nuova dimensione, quella post crisi, che metterà tutti nuovamente in gioco.
La volontà dunque di crescere, partendo da una maggiore CONOSCENZA del tessuto imprenditoriale, nella consapevolezza che un più vasto raggio di azione e di confronto, possa garantire maggiori e più concreti risultati. Parimenti importante sarà il rilancio di immagine della Piccola di Aib verso l’esterno, la cittadinanza, le Istituzioni e il territorio in generale, attraverso una serie di strumenti di comunicazione mirata.
Un passaggio altrettanto necessario sarà quello di alimentare nella PMI la consapevolezza che la Crescita sia anche il risultato di un processo di FORMAZIONE, a volte lento ma sempre gratificante. All’interno di questa area il Comitato Piccola delinea tre snodi principali, per i quali si attiverà con particolare enfasi:
La cultura d’impresa
La gestione del cambiamento
L’etica d’impresa

Considerare la Cultura d’Impresa un reale fattore competitivo, darà vita alla realizzazione di progetti orientati a ridefinire un nuovo rapporto con le Banche, oggi drammaticamente difficoltoso e seriamente minato dalla recente crisi, approfondendo problematiche quali la stretta creditizia e le inevitabili ripercussioni sulle imprese, ma anche atteggiamenti scarsamente collaborativi nel settore assicurativo.
Ma Formazione, per il Comitato Piccola, significa soprattutto saper gestire il cambiamento, per crescere e competere in un mercato che non ha ancora mostrato pienamente il volto post crisi. Verrà quindi data continuità agli incontri dell’Osservatorio congiunturale “Scenari & Tendenze”, iniziativa nata in collaborazione con il Gruppo Giovani, Isfor 2000 e The European House Ambrosetti e considerata un valido strumento di monitoraggio degli scenari economici e delle tendenze del mercato delle principali materie prime.
Ma crescere significa anche sapersi integrare.
Per una maggiore valorizzazione dei Settori merceologici e l’attuazione di sinergie strategiche, saranno promossi tavoli di lavoro per il confronto tra imprenditori su prodotti, filiere e mercati specifici.
Ampio spazio sarà dedicato al tema delle aggregazioni che, pur non essendo modalità connaturata nello spirito imprenditoriale, si è spesso rivelata uno degli strumenti che ha maggiormente contribuito alla crescita delle imprese.
Aprirsi dunque sempre più alla conoscenza del mercato, studiarlo, affrontarlo e mettere in campo tutte le possibili soluzioni per far evolvere il concetto di impresa-individuo in impresa-sistema.
Passaggio quest’ultimo, senza dubbio impegnativo, il vero salto culturale che implica una visione totalmente differente del proprio lavoro, forse ricca di incognite ma senza dubbio capace di stimolare nell’imprenditore la voglia di rimettersi in gioco.
Cultura e formazione per la crescita dell’impresa, ma una crescita anche etica e responsabile.
Per rendere operative le linee programmatiche di questo documento, sarà però necessario lavorare insieme, attraverso un confronto aperto e propositivo. E all’alba del primo giorno della fine della crisi, il Comitato Piccola di Aib vuole essere al fianco degli imprenditori e delle loro piccole ma grandi imprese, nel processo di crescita che le attende.

UNA CONSIDERAZIONE: se è vero che ci smantellano certe industrie, è anche vero che con questa mentalità di aggregazione e di ridefinizione dei rapporti bancari (anche le banche necessitano si clienti, se non vogliono vedersi le imprese fuggire ai servizi postali in Svizzera o anche nel mondo bancario islamico ) sorgeranno altre realtà nazionali più o meno vaste, e in partnership. Il problema di fondo quindi non è continuare: il problema di fondo è continuare a costruire e faticare, per poi vedere il rapace avvoltoio che aspetta che il porcellino sia grasso abbastanza per venirlo a spolpare. Questo è frustrante davvero, specie per chi lavora sul serio che si ritrova a dover sempre ricostruire dalle macerie.

Il quadrienno 2009 – 2013
Presidenza Francesco Franceschetti
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http://www.aibfemminileplurale.it

da Circolo Vegetariano

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