(ANSA-AFP) – L’AVANA, 6 OTT – Un gruppo di donne vestite di bianco hanno raggiunto la Plaza de la Revolucion all’Avana, simbolo del potere comunista a Cuba, per chiedere la liberazione del dissidente Angel Moya, che sconta una condanna a 20 anni di reclusione e il cui stato di salute e’ considerato preoccupante. Lo hanno annunciato alla France Presse le stesse organizzatrici della protesta.La moglie di Moya, Berta Soler Fernandez, ha spiegato che il gruppo di donne era latore di una lettera per il presidente Fidel Castro, in cui gli si chiede la liberazione di Moya, 39 anni, e il suo ricovero in un ospedale civile, perche’ venga operato di ernia del disco.Arrestato nel marzo 2003 assieme ad altri 74 oppositori, in una tra le piu’ dure operazioni di repressione del dissenso da parte del regime castrista, Moya e’ stato condannato a 20 anni.”Non puo’ piu’ camminare, vive coricato su un giaciglio nel carcere di Los Mangos, nella provincia di Granma (a 800 km dalla capitale)”, ha detto alla France Presse sua moglie, prima di dirigersi, verso la sede del Consiglio di Stato, principale organo del potere esecutivo, per consegnare la lettera,Agenti della sicurezza, in divisa e in borghese, hanno sorvegliato i movimenti delle manifestanti sulla piazza ma non sono intervenuti. La moglie di Moya e’ stata interrogata all’ingresso del palazzo governativo, ma e’ poi riuscita ad entrare. Al momento dell’arresto, Angel Moya faceva parte del gruppo dissidente ‘Todos Unidos’ e presiedeva il Movimento opzione alternativa della provincia di Matanzas, 100 km a est dell’Avana.
Dei 75 dissidenti arrestati nel 2003, sette – tra cui l’economista Marta Beatriz Roque, unica donna del gruppo – sono stati finora liberati, ufficialmente per ragioni di salute. Secondo la Commissione cubana per i diritti umani e la riconciliazione nazionale, le prigioni cubane ospitano circa 330 detenuti politici.
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