Votare No al referendum confermativo del 25 e 26 giugno e attuare la nostra Costituzione in attesa di aggiornarla
Documento di ASPETTARE STANCA
Alle accuse di conservatorismo rivolte al popolo del NO, le donne rispondono con un invito a Governo e Parlamento ad attuare la nostra Costituzione in attesa di aggiornarla e sono pronte a collaborare.
La nostra Costituzione non è superata, anche se un aggiornamento potrebbe recepire l’evoluzione che si è verificata in questi sessanta anni rispetto a temi come la difesa dell’ambiente, l’informazione, la rappresentanza democratica paritaria, tutti non presi in considerazione dalla controriforma che si vorrebbe far confermare dai cittadini, proprio quelli che vedrebbero diminuito il loro ruolo, con un Parlamento ridotto a strumento passivo di un Governo a sua volta dominato da un premier con poteri eccessivi.
L’attuale Parlamento, pur se frutto di una riforma elettorale molto criticata, può e deve provvedere ad individuare le soluzioni giuste per modifiche alla Costituzione valide e condivise, per evitare nuovi insuccessi come quelli della Bicamerale o altre riforme pericolose.
In attesa dell’aggiornamento, le donne chiedono che, ispirandosi ai principi fondamentali della Costituzione. si affrontino e risolvano le questioni concrete del Paese, a partire dalla riduzione del precariato, del gap dell’occupazione femminile in Italia rispetto agli altri Paesi della Comunità e della denatalità, da una riforma elettorale che assicuri la democrazia parlamentare e paritaria, da una riforma dell’informazione che introduca anche il concetto di “par condicio di genere”, temi sui quali le donne delle Associazioni hanno già all’opera gruppi di lavoro.
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