valori civili nella pittura fiamminga e olandese del ‘600
E’ il titolo della bellissima esposizione che si può visitare al Museo Fondazione Roma, via del Corso, 320, fino al 15 febbraio 2009.
La mostra è stata promossa con la partecipazione della Gemäldegalerie di Berlino da cui proviene la maggior parte dei dipinti (55). Rembrandt, Vermeer, Van Dyck e Rubens sono alcuni dei nomi dei pittori presenti che esplorano il ruolo del valori civili di famiglia, lavoro e filantropia giocati nel 17° secolo nel contesto sociale e artistico fiammingo e olandese.
Le tele sono di due dimensioni: il formato grande era riservato alle commissioni, il piccolo, per il minore ingombro e quindi più maneggevole, era destinato al mercato e alla vendita.
La suddivisione delle tematiche distribuite nelle varie sale – ritratti, marine, nature morte, paesaggi ecc – rende agevole la comprensione del percorso artistico proposto.
Donna con collana di perle – Jan Vermeer
Donna che pesa le perle – Pieter de Hooch
Nel dépliant, come simbolo della mostra, è riprodotto il dipinto Donna con collana di perle del 1664 circa di Jan Vermeer (1632-1675), pittore celebre per la luminosità delle sue tele.
Il quadro raffigura un interno illuminato dalla luce, proveniente dalla finestra posta sul lato sinistro, che colpisce una ragazza posta di fronte alla sorgente luminosa intenta ad allacciarsi il fiocco della mantella di pelliccia.
Il gesto della mani è delicato e potremmo dire che il volto della fanciulla è letteralmente calamitato dalla luce. Certo non è rappresentato il lato oscuro della vita olandese, ma uno specchio di riflessione sul proprio comportamento.
Due sono gli elementi riscontrabili in questo quadro: la luce e il colore.
La luce irrompe con prepotenza nella tela e la illumina per tre quarti, il resto dell’interno della stanza è nell’oscurità. La fonte luminosa evidenzia la raffinatezza e l’eleganza dell’abito della ragazza.
Il colore è soprattutto il giallo -non per nulla giallo…oro-, colore deciso, ardente, fortemente manifesto nella tinta della tenda, della tappezzeria degli arredi (le sedie) e dell’abito della ragazza e rafforza a sua volta le sensazioni offerte dalla luce cioè quelle di energia e di forza. Il giallo è il colore dell’eternità come l’oro è il metallo dell’eternità.
L’insieme – un ricco interno borghese – emana un forte senso di pace ed esalta i valori di vita tranquilla ed equilibrata nei quali la civiltà del tempo si riconosce e si rappresenta. Questi valori sono ben evidenti nell’espressione serena del volto della giovane. Il quadro sottolinea anche l’importanza e il ruolo della donna che va acquisendo autonomia nella società del tempo e nell’ambito di una nascente cultura degli scambi.
Da confrontare, per esempio, con il quadro di Pieter de Hooch (1629-1684), Donna che pesa le perle.
Fausta Genziana Le Piane
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