Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, Cosa pensano le ragazze propone l’intervista con Dacia Maraini, che racconta di quando era piccola e della paura che aveva allora di entrare nei cinema con la luce accesa, di parlare con le persone, della timidezza che le impediva di esprimersi. Se avesse potuto scegliere si sarebbe chiamata Maria e non Dacia, o Anna, avere un nome diverso dagli altri la metteva in imbarazzo. Racconta di come prima del femminismo le donne fossero divise in buone e cattive, tenute divise, le donne cattive erano le nemiche: la cosa più importante del femminismo è stato dare valore al femminile.
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