Oggi 24 luglio alla camera dei deputati si voterà la legge sull’INDULTO, ovvero la clemenza o lo sconto della pena concesso dallo stato a una parte della popolazione carceraria responsabile dei cosiddetti reati minori.
Questo provvedimento nasce dalla necessità di diminuire il sovraffollamento delle carceri italiane attualmente al collasso.
Dai reati minori sono ovviamente esclusi mafia, terrorismo, violenze sessuali e pedofilia. Non sono stati però esclusi i reati societari, finanziari, e contro la pubblica amministrazione. Quelli che riguardano non pochi dei parlamentari che abbiamo mandato a Montecitorio e Palazzo Madama e che stanno votando questa legge.
Quelli per cui con scadenze semestrali esplodono in Italia gli scandali che riempiono le pagine dei giornali e telegiornali.
I vari Previti, Ricucci, Fiorani, Fazio e Co. che neanche il centro-destra era riuscito a mettere in salvo, saranno impuniti grazie all’indulto.
Per questa legge ci vogliono i 2/3 dei voti del parlamento e il centro sinistra per assicurarsi i voti di Forza Italia ha giurato clemenza anche ai corrotti e ai corruttori, ai falsificatori di bilancio, ai furbetti del quartierino e ai loro reati finanziari, che tanto affollano non le carceri ma i pensieri di qualcuno…
L’unico a sottrarsi a questo scandalo è il ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro, che sta gridando il suo disgusto e minacciando le sue dimissioni ai colleghi (che però fanno orecchie da mercante) e ai cittadini.
Il caldo obnubila i pensieri, le spiagge sono piene: è tempo di leggi balneari.
Torniamo un attimo dalle spiagge e mandiamo un messaggio di solidarietà al ministro Antonio Di Pietro e di Protesta al presidente della camera dei deputati Fausto Bertinotti.
Ecco i loro indirizzi e mail:
antoniodipietro@antoniodipietro.com
bertinotti_f@camera.it
Per saperne di più leggete l’allegato
Rosanna Oliva
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