8 MARZO: TV, FESTA DIVERSA CON I FIGLI DELLE SPOSE DI GUERRA
(ANSA) – ROMA, 6 MAR – E’ un 8 marzo diverso quello che propone ‘La storia siamo noi’ su Raitre con l’anteprima tv domani alle 0,25 (e alle 8,05) del documentario ‘Figli della guerra’, scritto e diretto da Giulia Foschini, rievocazione di una commovente pagina della Seconda Guerra Mondiale. Prodotto da Polivideo in collaborazione con Rai Educational, racconta l’incontro tra gli abitanti di Napoli e i soldati americani, il rapporto tra due culture molto diverse tra loro che ha lasciato tracce indelebili: i figli della guerra. Come racconta la popolare ‘Tammurriata nera’, in un clima di poverta’ e disperazione, nascono nella Napoli distrutta e affamata dell’occupazione americana dopo l’8 settembre ’43 amori brevi, duraturi o mercenari, tra le donne napoletane e i giovani americani, affascinanti perché provenienti da lontano, ma anche perché possono portare sollievo con pochi soldi o con qualcosa da mangiare. Un dato per tutti: fra il 1941 e il 1945 oltre 65.000 donne provenienti da tutti i paesi coinvolti nel conflitto hanno sposato soldati americani, e 2000 di queste solamente a Napoli. Molte spose di guerra partono per l’America con i loro bambini, altre, meno fortunate, rimangono sole in Italia. Sono proprio i bambini di queste ultime, frutto non solo della guerra e della poverta’, ma anche dell’amore, che in ‘Figli della Guerra’ raccontano in prima persona la loro storia. Nel corso del documentario, distribuito nel mondo da Rai Trade, si alternano le testimonianze come quella di Ciro Terracciano, che nel dopoguerra suscito’ scandalo perché figlio di un marinaio americano di colore e fu protagonista di un servizio fotografico sulle riviste Life e Gente. O di James Senese, nero a meta’ anche lui, uno fra i maggiori esponenti del jazz italiano, nato a Napoli da un ‘rapporto di passione’ nel 1945. Oppure Maria Sivero, che non sa neppure chi possa essere stato il padre. C’e’ poi la testimonianza di Tullio Pironti, editore partenopeo, il cui padre proprietario di una libreria nel centro di Napoli, fece stampare un dizionario ‘americano-napoletano’, subito esaurito. ‘Figli della Guerra’ si avvale del contributo di Gabriella Gribaudi, docente di Storia Contemporanea all’Universita’ di Napoli. Molti i filmati inediti, recuperati dai ricchi archivi NARA di Washington.
8 MARZO: A ROMA 5 VIE PER 5 DONNE IN LOTTA PER LIBERAZIONE
(ANSA) – ROMA, 6 MAR – Simone de Beauvoir, Carla Capponi, Camilla Cederna, Dolores Ibarruri, Lavinia Mazzucchetti: sono le donne, impegnate nei movimenti contro i regimi e a favore dei diritti, cui Roma rendera’ omaggio dedicando altrettante vie della citta’. La Commissione Consultiva del Comune ha deciso di annoverare nella toponomastica cittadina un’area di Villa Pamphili dedicata ”ai personaggi del movimento femminile nazionale ed internazionale che si sono distinti nei campi della politica, della cultura e delle scienze”. Passeggiando per i viali alberati di Villa Pamphili ci si potra’ immergere in ”una memoria al femminile, per ricordare l’impegno di cinque donne che, grazie al loro coraggio e al loro impegno civile, hanno contribuito a scrivere pagine indelebili della storia di liberazione e di resistenza al nazifascismo”. Da Simone de Beauvoir, scrittrice e militante della Resistenza francese (1908- 1986), a Carla Capponi, scrittrice e giornalista, medaglia d’Oro della Resistenza (1918-2000)a a Camilla Cederna, giornalista, scrittrice ed esponente del movimento femminista italiano (1911-1997), a Dolores Ibarruri, giornalista, scrittrice e militante della Resistenza spagnola (1895-1989), fino a Lavinia Mazzucchetti, filosofa, germanista e antifascista (1889-1965). ”Cinque donne da non dimenticare – spiega il presidente della commissione, Pino Galeota – a cui sara’ dedicato un angolo di Roma perche’ tutti, soprattutto le giovani generazioni, possano avere un esempio positivo”.
(LZ) 8 MARZO. NEI MUNICIPI ROSA SI PROIETTA ‘PROCESSO PER STUPRO’ VELTRONI:
CITTA’ FA MOLTO PER PIENA EMANCIPAZIONE DELLE DONNE
(DIRE) Roma, 6 mar. – In occasione dell’8 marzo, il Campidoglio proiettera’ nei quattro Municipi governati da donne (IX, XII,XVII e XVIII) il documentario Rai ‘Processo per stupro’ di Loredana Dordi, andato in onda per la prima volta nell’aprile del 1979 ottenendo un grandissimo seguito di spettatori. Ad annunciarlo e’ stato il sindaco di Roma, Walter Veltroni, accompagnato dall’assessore capitolino dimissionario alle Pari opportunita’ Mariella Gramaglia, dalla presidente della commissione delle elette Adriana Spera e dalle minisindaco Patrizia Prestipino (XII), Antonella De Giusti (XVII) e Giovanna Filardi (XVIII). “Dal 2001 la giunta e’ composta per meta’ da donne- dice il primo cittadino- abbiamo 4 presidenti donne nei Municipi, abbiamo triplicato le donne nei CdA delle nostre aziende e il nostro obiettivo e’ di raggiungere il 50 per cento”. Con l’iniziativa programmata per l’8 marzo dal titolo ‘La Memoria ha un futuro’, il Campidoglio vuole dare “il segno dell’attenzione della citta’- continua Veltroni- a temi che storicamente le donne hanno posto come l’emancipazione sociale”.
8 MARZO: VOCI DI DONNE CONTRO IL SILENZIO SU TGR MAGAZINE
(ANSA) – PALERMO, 6 MAR – Volti e testimonianze di donne che combattono per il riconoscimento dei diritti civili e per avere un ruolo stabile nelle societa’ e nelle professioni. Voci che non hanno confini ne’ colore. Per l’8 marzo, dalle 21 alle 21.35 (in arabo dalle 23.00 alle 23.35), sara’ mandato in onda un numero speciale di ”Tgr Magazine” realizzato dalla Redazione Mediterraneo di Palermo per il Canale Rai Med, interamente dedicato alle voci contro il silenzio. Numerose le testimonianze raccolte. Fra queste la cambogiana Somaly Mam, autrice de ”Il silenzio dell’innocenza”; la presidente del Forum internazionale donne algerine Wassyla Tamzali; di due donne irachene Shaima e Natasha; della responsabile giovani di un centro sociale di Parigi, Samia Amara. E ancora: Arta Sakja, a Tirana coordinatrice del Progetto pari opportunita’ e Sonila Kapo, del Forum delle donne albanesi; l’imprenditrice greca Anne Kokotos, della Federazione internazionale ”Donne del vino”. Il magazine di Rai Med si spostera’ quindi in Siria per parlare con studentesse, madri, lavoratrici e raccontare la condizione delle donne in quel Paese. Dal Medio Oriente ”Tgr Magazine” di Rai Med andra’ nelle Filippine per documentare le difficolta’ incontrate dalle donne che lavorano nelle risaie ma soprattutto per far vedere l’importante attivita’ svolta dai Padri Agostiniani italiani che stanno concretamente aiutando la nascita di nuove aziende e costruendo una casa per il noviziato. Infine sara’ messa a fuoco la situazione delle donne in tre paesi-simbolo: Marocco, Algeria e Turchia.
8 MARZO: DONNE AL PANTHEON, UNA PROPOSTA A CANDIDATI ELISEO
(ANSA) – PARIGI, 6 MAR – Due donne al Pantheon di Parigi insieme ai grandi della Francia: Olympe de Gouges e Solitude. La proposta rivolta a tutti i candidati alle elezioni presidenziali arriva dal Cran, il Consiglio rappresentativo delle associazioni nere, in occasione della giornata mondiale della donna dell’ 8 marzo. Per il Cran si tratta di due figure ”esemplari” che ”meritano di entrare nel Pantheon, luogo di memoria dove le donne fino ad ora non hanno trovato posto”. La pensano cosi’ anche Laure Adler, Clementine Autain, Claude Servan-Schreiber, Maryse Conde’ e molte altre scrittrici, storiche, sociologhe, psicologhe, filosofe, che hanno gia’ firmato il testo. Olympe de Gouges (1748-1793) fu una donna di lettere molto importante nella Francia del ‘700 per aver scritto la Dichiarazione universale dei diritti delle donne. Personaggio emblematico dei movimenti per la liberazione della donna, fini’ sulla ghigliottina nel 1793. Solitude (1772-1802) e’ ricordata invece per aver lottato contro la decisione di Napoleone di reinstaurare la schiavitu’ in Guadalupa, l’ isola francese di cui era originaria.
AUSER, ‘FILO ROSA’ PER ASSISTERE DONNE IN DIFFICOLTA’
(ANSA) – ROMA, 7 MAR – Per tutelare le donne che vivono in solitudine e che non possono difendersi da violenze e maltrattamenti, e’ nato a Cardano al Campo (Varese) il primo Filo Rosa dell’Auser, associazione gia’ nota per il servizio di telefonia sociale ‘Filo d’Argento’. Anche la nuova iniziativa e’ un servizio di ascolto telefonico, dove pero’ donne anziane aiutano donne giovani a trovare il coraggio di rompere schemi violenti e ”ritessere la trama di una nuova vita”, come sottolinea Maria Guidotti, presidente nazionale dell’Auser. I dati raccolti dal Filo d’Argento fanno notare come la solitudine abbia spesso un volto femminile, con un’utenza che per il 72% e’ rappresentato da donne anziane che vivono da sole, soprattutto nelle grandi citta’. Ma la solitudine ha anche il volto delle tante donne che subiscono violenza domestica, fisica e psicologica. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, risalenti al 31 dicembre 2005, a partire dalla fascia d’eta’ 46-55 il numero delle donne italiane ”sorpassa” quello degli uomini in modo esponenziale arrivando a rappresentare, nella fascia estrema (100 anni e piu’), una somma di sei volte superiore: ci sono 7.500 donne centenarie contro 1.591 uomini. E la maggior parte delle donne anziane vive in solitudine, soprattutto nella fascia d’eta’ 76 85. L’8 marzo quindi, secondo Maria Guidotti, e’ l’occasione per fare in modo ”che la Festa della donna non si riduca alla mimosa, ma diventi un impegno concreto perche’ i diritti delle cittadine e dei cittadini anziani, soprattutto di coloro che vivono in solitudine e che non possono difendersi, siano tutelati e garantiti”.
8 MARZO: BRASILE, MIGLIAIA DI CONTADINE OCCUPANO TERRE
(ANSA-AFP) – SAN PAOLO, 7 MAR – Migliaia di contadine del Movimento Sem Terra (Mst) hanno gia’ cominciato a celebrare la Giornata mondiale della donna, in programma domani (giovedi’) 8 marzo, con manifestazioni e occupazioni di terre in cinque Stati del Brasile. Nello Stato di Rio Grande do Sul (sud), 1.300 contadine – afferma la direzione di Mst – hanno invaso ieri quattro zone ”appartenenti a imprese che praticano la monocoltura, tra cui il gruppo cartario finlandese Stora Enso e il brasiliano Aracruz Celulose”. ”Tali terre comprendono 200.000 ettari dove si potrebbero installare 8.000 famiglie per creare lavoro, reddito e instaurare la dignita’ nella campagna”, sottolinea un comunicato. Le ”donne contadine in lotta per la sovranita’ alimentare e contro l’agrobusiness” hanno denunciato il ”deserto verde” che invade i terreni del Rio Grande do Sul: gli alberi piantati per produrre la cellulosa – affermano – esauriscono l’acqua, la terra e la biodiversita’-
Nello Stato di Pernambuco (nordest), 200 donne hanno occupato ieri per alcune ore il municipio della citta’ di Alianza per denunciare le ”cattive condizioni di salute e istruzione” nelle aree rurali. Nel Sergipe, 500 contadine hanno bloccato una strada, mentre nel Paraiba 300 hanno fatto irruzione nella sede dell’Istituto per la riforma agraria. A Maceio, capitale dello Stato di Alagosa, 1.500 contadine hanno allestito un accampamento per preparare il corteo delle donne per l’8 marzo. Le azioni di protesta continueranno fino a venerdi’ 9 marzo nel Rio Grande do Sul e nei quattro Stati del Nordest.
8 MARZO: ILO, SEMPRE PIU’ DONNE TRA LAVORATORI POVERI
GINEVRA, 7 MAR – Le donne che lavorano non sono mai state cosi’ numerose nel mondo ma persistono differenze di status, salario e accesso all’istruzione rispetto ai lavoratori uomini. Lo afferma l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), lanciando un’allerta sulla ”femminilizzazione dei lavoratori poveri”. Secondo l’ultimo ‘Rapporto sulle tendenze globali dell’occupazione femminile’, reso noto dall’Ilo in occasione della Giornata mondiale della donna, il numero delle donne sul mercato del lavoro (occupate o in cerca di occupazione) ha raggiunto il livello piu’ elevato e nel 2006 dei 2,9 miliardi di lavoratori nel mondo 1,2 miliardi erano donne. Tuttavia, afferma l’Ilo, sono sempre piu’ numerose le donne senza lavoro (81,8 milioni), occupate in lavori poco produttivi nel settore agricolo o nei servizi o quelle che, a parita’ di mansioni rispetto agli uomini, ricevono salari piu’ bassi. ”Nonostante alcuni progressi, sono ancora troppe le donne che svolgono lavori mal remunerati, spesso nell’economia informale, senza adeguata protezione giuridica, con scarsa o nessuna protezione sociale e con un livello di precarieta’ molto alto”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’Ilo Juan Somavia. ”Nel 2004, le donne erano il 60% dei lavoratori poveri nel mondo e niente sembra indicare che la situazione sia migliorata”, ha osservato l’esperta dell’Ilo Dorothea Schmidt. Secondo l’Ilo, la quota di donne in eta’ lavorativa che ha un lavoro retribuito e’ pari al 47,9 contro il 42,9% di 10 anni fa. Tuttavia, piu’ una regione e’ povera, piu’ le donne rischiano, rispetto agli uomini, di non essere retribuite quando collaborano in imprese familiari o di lavorare per conto proprio per redditi minimi. Nell’Africa sub-sahariana e nell’Asia del sud-est, 4 donne lavoratrici su 10 sono collaboratrici in imprese familiari, contro 2 uomini su 10. Nell’Asia del sud, il rapporto e’ di 6 donne su 10 contro due uomini su 10. In Medio Oriente e Nordafrica, di 3 donne su 10 contro un uomo su 10. Sussistono inoltre le differenze salariali. Nella maggior parte delle economie, le donne guadagnano ancora il 90% o anche meno dei loro colleghi uomini. Anche per lavori tradizionalmente femminili, come ad esempio le infermiere e le insegnanti. Secondo il rapporto, le donne rischiavano inoltre piu’ degli uomini di rimanere disoccupate. Il tasso di disoccupazione femminile era infatti del 6,6% nel 2006 (6,1% per gli uomini). I dati raccolti dall’Ilo rivelano infine che il tasso di partecipazione delle donne (percentuale di donne in eta’ lavorativa che ha un’occupazione o cerca un lavoro) ha smesso di crescere e che in alcune regioni e’ anche diminuito. Il fenomeno risulta in parte dal crescente numero di giovani donne che decide di studiare anziche’ lavorare. Le tendenze del rapporto mostrano che le differenze di genere diminuiscono ma ”molto lentamente”, ha concluso Schmidt.
8 MARZO: UNICEF,VIOLENZA CONTINUA A MINACCIARE DONNE E BAMBINE
(AGI) – New York, 7 marzo 2007 – La violenza contro donne e bambine e’ una delle forme di disuguaglianza piu’ estreme: lo ha ricordato il Direttore generale dell’Unicef, in occasionedella 51.ma Sessione della Commissione Onu sulla condizionedelle donne. “Nonostante i progressi conseguiti, continuiamo a vivere in un mondo dove milioni di bambine restano escluse dalla scuola, coinvolte in forme di sfruttamento del loro lavoro, vittime del traffico di minori, vulnerabili all’HIV/AIDS ed esposte a violenze sessuali”, ha sottolineato Ann M. Veneman, intervenendo alla riunione ONU che si conclude l’8 marzo, Giornata internazionale delle donne. Sottolineando il legame intrinseco tra la discriminazione contro donne e bambine e la violenza, il Direttore generaledell’UNICEF ha posto l’attenzione su fenomeni quali le violenzesessuali commesse durante i conflitti armati, il traffico d’esseri umani, i delitti d’onore, i crimini legati alla dote,i matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili. “In troppi paesi e regioni del mondo”, ha proseguito Ann M.Veneman, “la grave condizione delle bambine e’ ignorata o negata: una situazione che lascia le bambine a soffrire in silenzio, provocando un impatto devastante sull’equilibrio delle loro famiglie e comunita’”. Eppure, come sottolineato anche dal Rapporto UNICEF 2007, gli interventi che megliofunzionano per i bambini sono quelli portati avanti, fatti propri, dalle madri; e che l'”empowerment” delle donne e’ un pre-requisito per la solidita’, la sostenibilita’ e la durata dei progressi nella condizione infantile. Infatti l’uguaglianza di genere ha il doppio vantaggio di produrre benefici sia per le donne che per i bambini, ma ha anche una funzione cardine per la salute e lo sviluppo di famiglie, comunita’ e nazioni.
TOCCHI CAINO LO DEDICA A DONNE IRANIANE
(ANSA) – ROMA, 7 MAR – Accogliendo un appello del Premio Nobel iraniano Shrin Ebadi, Nessuno tocchi Caino ha deciso di dedicare l’8 marzo alle donne iraniane ed in particolare alle attiviste arrestate domenica scorsa. ”E’ alle iraniane che pagano il prezzo altissimo di dover vivere in una vera e propria teocrazia, come tale misogina, che dedichiamo la giornata dell’8 marzo”, ha dichiarato Elisabetta Zamparutti, tesoriera di Nessuno tocchi Caino e di Radicali Italiani, l’unico partito a guida tutta al femminile. ”L’Iran – ha aggiunto Zamparutti in un comunicato – e’, dopo la Cina, il secondo paese al mondo per numero di esecuzioni dove sono innanzitutto le donne a subire le piu’ gravi violazioni dei principi minimi di diritto internazionale a partire dal ricorso alla lapidazione per reati di adulterio o il raggiungimento della maggiore eta’ delle bambine a 9 anni. Ma non saranno certo i mullah iraniani al Governo a poter assicurare nel paese il pieno riconoscimento e rispetto dei diritti umani e civili delle donne. E’ dalla Comunita’ internazionale – ha concluso l’esponente di Nessuno tocchi Caino – che deve giungere l’impegno a far rispettare innanzitutto il diritto all’esistenza delle sue cittadine e dei suoi cittadini assicurando quei diritti democratici e di liberta’ che sono elementi fondanti la comunita’ internazionale di cui oggi noi tutti ci riconosciamo e ci sentiamo parte attiva”.
CGIL-CISL-UIL DONNE ADERISCONO A CAMPAGNA PRO-MATERNITA’
Nell’anno europeo delle pari opportunità
Roma, 7 mar. (APCom) – In questo 8 marzo 2007, nell’anno europeo delle pari opportunità, Cgil, Cisl e Uil donne aderiscono alla campagna del Sindacato internazionale (Csi) per la protezione della maternità. Lo rende noto un comunicato unitario dei sindacati. In occasione della giornata internazionale della donna, prosegue la nota, il Sindacato internazionale rilancia e sollecita i Paesi che non lo hanno ancora fatto, alla ratifica della Convenzione OIL numero 183 per la protezione della maternità e della Raccomandazione numero 191 ad essa connessa.
VIOLENZA DONNE: MANUALE TELEFONO ROSA ANCHE NEI SUPERMERCATI
(ANSA) – ROMA, 7 MAR – ”Una richiesta sempre maggiore di aiuto, per prevenire e contrastare le diverse forme di violenza, ci ha spinte ad aggiornare il nostro opuscolo Disco rosso alla violenza”. Lo ha dichiarato la presidente dell’associazione Telefono rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, intervenendo oggi alla presentazione della nuova edizione del manuale, realizzato in collaborazione con il comune di Roma, e che sara’ diffuso gratuitamente presso le sedi dell’associazione, le scuole e alcune catene di supermercati. L’opuscolo, curato da Paola Lattes e Francesca Romani, oltre ad indicare una serie di consigli pratici anti violenza, per la prima volta fornisce dei suggerimenti legati al mondo di internet e dei cellulari, e rivolti sopratutto al target giovanile. All’incontro e’ intervenuta l’assessore alle Politiche della Scuola Daniela Monteforte, che ha sottolineato come ”violenza e molestia possono arrivare anche dall’uso di internet; percio’ e’ importante che le istituzioni intervengano a sostegno di iniziative come questa che insistono sulle nuove generazioni”. ”Lavoriamo il doppio da due mesi – ha concluso la presidente- per iniziative a sostegno delle donne per essere nelle condizioni di continuare ad aiutarle ogni giorno. Questo per noi, e’ il miglior modo di festeggiare le donne”.
IN SICILIA IL MAGGIOR NUMERO DI AZIENDE IN ROSA
Domani a Ragusa il convegno ‘L’altra metà della Terra”
Palermo, 7 mar. (Apcom) – E’ la Sicilia, con 31.666 imprese, la regione d’Italia dove si trova il maggior numero di aziende agricole in ‘rosa’. Lo rende noto la Coldiretti siciliana diffondendo i dati dall’Unioncamere al 31 dicembre 2006. Il dato sarà esaminato domani a Ragusa durante il convegno “L’altra metà della Terra”, dove sarà presentato anche il progetto “Agricoltori Senza Frontiere” per lo sviluppo di aree depresse del terzo mondo. Si tratta di un’iniziativa in collaborazione con l’associazione ‘Patologi oltre frontiera’ che mira a far crescere l’agricoltura nei villaggi sperduti della Tanzania, in Africa.
8 MARZO: SPAGNA E AFRICA INSIEME CONTRO LE BARRIERE SESSISTE
(ANSA) – MADRID, 7 MAR – Cercare i modi per abbattere le barriere sessiste piu’ che festeggiare l’8 marzo: e’ l’obiettivo del secondo incontro ”Spagna-Africa, donne per un mondo migliore” inaugurato, oggi, dalla regina Sofia nel Palacio de Congresos di Madrid. Piu’ di 500 donne di 45 Paesi dei 54 africani partecipano al forum che, presentato dalla vicepremier, Maria Teresa Fernandez de la Vega, sara’ chiuso domani dal premier, Josi Luis Rodriguez Zapatero. ”Da una posizione di minoranza, atomizzata, solitaria, – ha sottolineato De la Vega – andiamo verso una posizione avanzata di mutuo riconoscimento e solidarieta’. Stiamo seguendo un cammino e sappiamo che unite siamo di piu’ e se e’ cosi’ possiamo anche di piu”’. Il governo, infatti, approfittera’ dell’appuntamento per discutere anche di immigrazione con rappresentanti politici africani. Tante le donne che parteciperanno alla due giorni e numerosi nomi illustri, come il premio nobel per la Pace 2004, Wangari Maathai, e la presidente della fondazione per lo sviluppo della Comunita’, Graca Machel. Il mondo politico africano, invece, sara’ rappresentato, tra le altre, dalla presidente della Liberia, Ellen Jonhson-Sirleaf, e la premier del Mozambico, Luisa Dias. L’incontro si inserisce tra le iniziative che il governo spagnolo sta portando avanti da tempo, con leggi e campagne di sensibilizzazione, per combattere la violenza di genere ed il ‘machismo’. Proprio l’approvazione della legge di uguaglianza e’ prevista per oggi pomeriggio e la vicepremier ha annunciato che si realizzera’ un collegamento in diretta dal Palacio de Congresos con il Senato al momento della votazione. Il forum di Madrid, secondo De la Vega ”non ha precedenti”, poiche’ quello dello scorso anno, che si tenne a Maputo (Mozambico) registro’ la rappresentanza di soli 19 Paesi africani, meno della meta’ di quelli presenti quest’anno.
8 MARZO: AL
POLICLINICO MILANO BAMBOLE IN OMAGGIO ALLE DONNE RICOVERATE
CONFEZIONATE DA UNA COOPERATIVA DI DONNE DI SARAJEVO
Milano, 7 mar. – (Adnkronos) – Le dipendenti di Manutencoop che svolgono i servizi di pulizia nell’ospedale Maggiore Policlinico di Milano doneranno alle degenti la bambola ”Suada”, una bambola di stoffa confezionata a mano da donne di Sarajevo associate in cooperativa. “L’iniziativa -spiega una nota- vuole essere un modo per esprimere a tutte le pazienti ricoverate affetto ed attenzione ed, allo stesso tempo, un gesto concreto di solidarieta’ nei confronti di donne impegnate con coraggio e con il lavoro quotidiano nella ricostruzione di un paese martoriato dalla guerra”. (segue)
(LZ) 8 MARZO. DOMANI A PALAZZO BRASCHI ‘LA NOTTE DELLE DONNE’
(DIRE) Roma, 7 mar. – Con un’apertura straordinaria il Museo di Roma di Palazzo Braschi ospitera’ domani per l’8 marzo la prima edizione de ‘La notte delle donne’, la manifestazione organizzata dall’assessorato regionale alla cultura rientra nell’ambito delle iniziative promosse dalla Regione per la festa della donna. Letture, performance teatrali, proiezioni e una mostra internazionale declinate al femminile saranno al centro dell’iniziativa culturale gratuita che, dalle 20 alle 23, vedra’ la presenza di artiste quali Giuliana Lojodice, Sonia Bergamasco, Maddalena Crippa e Iaia Forte che ripercorreranno sulla scena le storie della giornalista e intellettuale Margherita Strafatti, di Amelia Rosselli, della poetessa Mariangela Gualtieri (presente all’evento) e della scrittrice Elsa Morante. ‘La Notte delle donne’ vuol essere “un tentativo di far incontrare- ha sottolineato l’assessore regionale alla culturaGiulia Rodano- talenti femminili di ieri e di oggi” ed e’ stata organizzata in una giornata “di rito che serva per riflettere sul fatto che le donne sono una grande risorsa”. All’interno di Palazzo Braschi sara’ inoltre allestita un’esposizione dal titolo ‘Dimensione donna-Woman’s dimension’ che ospitera’ opere dell’artista serba Marina Abramovic, della statunitense Vanessa Beecroft, della bulgara Mariela Gemisheva, della polacca Monica Gycko, della olandese Tessa Den Uyl, della australiana Tracey Moffat e della francese Orlan.
8 MARZO: A TERNI INCONTRO CON IL NOBEL PER LA PACE SHIRIN EBADI
ORGANIZZATO DA ASSESSORATO REGIONALE PARI OPPORTUNITA’
Terni, 7 mar. – (Adnkronos) – In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Istess, in collaborazione con l’Assessorato regionale dell’Umbria alle Pari opportunita’, l’Universita’ di Perugia e il Centro Italiano Femminile, organizza un incontro con Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace 2003. L’incontro, dal titolo ”Donne di Oriente e di Occidente, solidarieta’ per la liberta”’, si svolgera’ domani alle 16.30 nella sala blu di Palazzo Gazzoli, a Terni e vedra’ la partecipazione di Stefania Parisi, direttore dell’Istess, Maria Prodi, Assessore regionale per le pari opportunita’, Margherita Raveraria, della Facolta’ di Scienze politiche dell’Universita’ di Perugia, Ludina Barbini, giornalista, Vincenzo Paglia, vescovo di Terni Narni Amelia, Rosalia Saco Dualnto, responsabile del Giovedi’ del libro dell’Istess e Daniele Mariani, responsabile del progetto cultura dell’Istess. Shirin Ebadi, nata ad Hamedan, in Iran, nel 1947, e’ avvocato e attivista dei diritti civili, che ha concentrato specialmente sulla battaglia per i diritti delle donne e dei bambini, ed e’ autrice del volume ‘Il mio Iran’. Il 10 dicembre 2003 le e’ stato conferito il Premio Nobel per la pace per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia. Ebadi e’ stata l’undicesima donna a vincere il Nobel per la Pace, da quando il riconoscimento e’ stato istituito nel 1903, ed e’ la prima musulmana. Dal 1975 al 1979 ricopri’ la carica di presidente di una sezione del tribunale di Tehran. Dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 fu costretta, come tutte le donne giudice, ad abbandonare la magistratura e solo dopo ampie proteste, le fu riconosciuta la possibilita’ di collaborazione al tribunale con il ruolo di ‘esperta di legge’.
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