Nel rapporto della Reuters Foundation la classifica dei Paesi più pericolosi per le donne: la sorpresa dell’America
Karima Moual
Quali sono i Paesi del mondo più pericolosi per le donne? La risposta a questa domanda è oggetto di molti sondaggi e ricerche. Da ultimo è il sondaggio degli esperti della Thomson Reuters Foundation, che ha stilato una classifica di dieci tra i più pericolosi paesi per il sesso femminile.
Certo, solo tre anni fa i leader mondiali avevano promesso di eliminare entro il 2030 tutte le forme di violenza e discriminazione contro donne e ragazze ma sembra che il cammino sia ancora pieno di insidie se pensiamo che una donna su tre nel mondo subisce ancora, nel 2018, violenze fisiche o sessuali durante la sua vita. E questo è solo uno degli indicatori.
La classifica
Ma veniamo all’ultimo sondaggio della Thomson Reuters Foundation stilato secondo sei criteri: assistenza sanitaria, discriminazione, tradizioni culturali, violenza sessuale, violenza non sessuale (connessa al conflitti, abusi domestici, fisici e mentali), traffico degli esseri umani (servitù domestica, lavoro forzato, matrimonio forzato e schiavitù sessuale).
A coprire tristemente il podio del primo paese più pericoloso per le donne è l’India, per l’alto rischio di violenza sessuale e molestie ( memorabile l’indignazione e le proteste nazionali e internazionali dopo lo stupro di gruppo del 2012) ma c’è anche il pericolo che le donne devono affrontare dalle pratiche culturali, tribali, e tradizionali del paese al quale si aggiunge anche un terzo elemento: l’india è il paese in cui maggiormente le donne sono a rischio di traffico di esseri umani tra cui il lavoro forzato, la schiavitù sessuale ma anche domestica.
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