recensione di Maddalena De Leo
E’ di recente pubblicazione la prima monografia critica interamente dedicata a Paola Capriolo, autrice milanese anche critica e traduttrice, la cui fama è legata a romanzi e racconti quali Il doppio regno, Il nocchiero, La grande Eulalia, Il gigante, editi con successo in Italia sul finire del Novecento.
Ad analizzare la sua produzione letteraria una studiosa inglese di italianistica, Gillian Ania, che da molti anni interessata all’opera della Capriolo è riuscita, anche grazie ad una conoscenza personale con l’autrice, a comprenderne le più minute sfaccettature e a penetrare quelli che sono i misteri della sua scrittura in verità alquanto complessa e di non sempre immediata interpretazione.
Il corposo ed elegante libro Paola Capriolo – Mitologia, Musica, Metamorfosi 1988-1998, scritto in un italiano perfetto e persino ricercato, è pubblicato dall’editore fiorentino Franco Cesati e può definirsi un vero e proprio trattato sulla produzione di Paola Capriolo relativamente a quel decennio. In tale periodo infatti la scrittrice milanese, a suo dire, ha sempre cercato un certo tipo di verità che, trascendendo la sfera del quotidiano, è poi riuscita attraverso uno stile elegante e di origine letteraria a rendere al meglio attraverso la parola scritta, mai tralasciando quelli che sono stati gli originari suoi amori – la letteratura e la filosofia della tradizione tedesca.
L’attenzione che la studiosa Ania (peraltro autrice con l’italianista Doug Thompson della prima traduzione in inglese de Il doppio regno – The Dual Realm, Troubador, 2000, pp.108 ) rivolge alle opere della Capriolo è, come viene da lei stessa riportato nell’Introduzione, soprattutto orientata ‘verso le tematiche mitiche, filosofiche e metafisiche che, tramite la forma del romanzo (o racconto) pervengono a una revisione personale e originalissima della funzione che l’ossessione assolve nell’arte’.
Il tema dell’ossessione è infatti predominante in tutte le storie di Paola Capriolo, tanto da identificarsi nel lettore addirittura con l’immagine dell’autrice, quasi ad etichettarne la poetica. Ma, come ben illustra Gillian Ania nel succedersi dei capitoli, altri temi quali la religiosità, lo spazio, la musica connessa al mito e alla lingua, il processo della metamorfosi, sono comunque sempre presenti nei romanzi della Capriolo e quindi in questa sede minuziosamente analizzati. Esaustiva risulta poi la bibliografia e utile l’appendice.
A tale testo così ben costruito e di innegabile spessore auguriamo un grande successo accademico.
Maddalena De Leo
Paola Capriolo e Gillian Ania a confronto
(Cattolica News, Milano, 24/5/2007)
Gillian Ania, Paola Capriolo
Mitologia, Musica, Metamorfosi 1988-1998
Firenze, Franco Cesati Editore, pp. 348
Gillian Grisdale Ania,
inglese di nascita, è docente di Letteratura Italiana presso l’Università di Salford (G.B.) ove insegna dal 1998.
I suoi campi di interesse comprendono il giallo italiano e autori del nostro Novecento, in particolare Leonardo Sciascia.
Negli ultimi anni ha pubblicato saggi, traduzioni e articoli su Paola Capriolo, oltre a un volume di poesie scritte in inglese e italiano dal titolo Moments of Being
(Transference, Troubador, 2005).
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