Mark Zuckerberg, ad di Facebook, torna sul caso Datagate, questa volta al Parlamento europeo, dove è in corso una riunione con il presidente Antonio Tajani e alcuni eurodeputati. «È chiaro che non abbiamo fatto abbastanza per evitare che i nostri strumenti non creassero danni. Ci scusiamo per gli errori commessi, ci vorrà del tempo ma sono impegnato per impedire che si ripeta», ha ribadito sul caso Datagate. «Nel 2016 eravamo troppo lenti per identificare le interferenze russe nelle elezioni Usa, ma ora siamo più preparati per far fronte ad attacchi con Fake news – ha aggiunto – Stiamo collaborando con i governi per migliorare la sicurezza dell’informazione».
Zuckerberg si è poi soffermato sul bullismo online, il qualwe, insieme a «hate speech ed il terrorismo non deve avere alcun spazio su Facebook, certo dobbiamo migliorare la nostra strategia – ha spiegato – Sul terrorismo, i nostri sistemi possono segnalarci il 99% di tali contenuti, ad esempio di Isis ed al Qaeda, per poi rimuoverli», ha aggiunto precisando che si stanno creando degli strumenti di intelligenza artificiale per monitorare il web.
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