Il primo giorno di prova mi dissero “O prendi un appuntamento, o vai casa”. Una voce e la sua storia…

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 LA CORNETTA: MI CHIAMO ELENA E LAVORO IN UN CALL CENTER

inserito da Elena Gennaro
Sono Elena, ho 24 anni e vivo in Veneto da quasi 6 anni. Ho studiato moda, un mondo che non mi ha mai appassionata particolarmente. Se non fosse che le mie insegnanti delle medie reputavano fossi più portata per un futuro pratico che teorico. Insegnanti che non mi hanno trasmesso la voglia dello studio, o meglio, la curiosità per la conoscenza del mondo. Sottovalutando la mie capacità di apprendimento hanno “deciso” che io non fossi portata allo studio. Il tempo, la scuola, la mia dedizione e voglia di rimettermi in gioco hanno poi messo in discussione tutto. La scuola, assieme ad alcuni professori e ad un ambiente, sebbene movimentato, mi ha permesso di diplomarmi con il massimo dei voti. Mi sono appassionata alla matematica, al francese, alla storia del costume e a Brunelleschi.
Dopodichè, sempre indirizzandomi verso qualcosa che fosse più pratico, sono andata alla ricerca di un corso di disegno che migliorasse le mie capacità e potesse far fruttare qualcosa di concreto. Così, conobbi la Comics. Un’accademia privata, con corsi a pagamento di diversi generi. Una realtà colorata e un pò di nicchia, che si scostava decisamente con quelle dei miei coetanei, che, a differenza mia, erano alle prese con test d’ingresso in diverse Università.
Entrare in quel mondo è stata un’esperienza che probabilmente non dimenticherò. I miei compagni erano entusiasti, strani, appassionati. E in quei tre anni, ho pensato veramente di poter diventare qualcuno. Purtroppo i sogni e i desideri spesso non coincidono con le necessità, le spese e i bisogni. Essendo una fuorisede a malapena riuscivo a farmi da mangiare e spesso non riuscivo a prendere il materiale che mi veniva chiesto. Riuscì a prendere un attestato come Illustratrice e, salutato quel mondo, mi ritrovai “confusa e felice” a pensare “e adesso?”
Il mio desiderio era quello di continuare su quella strada, prendere un master, studiare grafica, scrivere. Alla fine però, mi sono ritrovata ad essere costretta a cercare un lavoro per potermi pagare l’affitto.

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