Non hanno più vino
Da un lato all’altro del Villaggio Grande
singhiozzano i Tuoi figli.
Natura avvelenata
fruttifica morte
e governanti blasfemi
ammassano anawin.
I tuoi preferiti,
Babbo, lo vedi, “non hanno più vino”.
– Molti
non l’hanno mai gustato –
Acqua di pianto
divenga coppa di benedizione.
Filo
Prona su prima erba
contemplo il Trono.
E so – mentre m’avvolge pace:
tutto può travolgersi
al segno del Tuo dito,
dov’è arrotolato
il filo d’Aquilone.
A Fukushima
ancora trema di rabbia la terra
e centrale sconvolta
deturpa figli del Sol di Levante.
Sul Mare nostrum
in barconi-fortuna
immigrati-acciughe
evadono
da tanfo di sangue
e carne abbrustolita
a ricerca del Vaso di Pandora.
Lucia Visconti Cicchino
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