Dice la viola
al cardo:
“Tu sei rozzo
ruvido pungente.
Io sono raffinata
vellutata profumata
dalla farfalla amata”.
Risponde il cardo:
“Ma tu non sai
che un dì un pittore
sulla tela mi dipinse.
Là mi son visto
ed ero bello.
E un bimbo di città
passando per di qua
mi disse:
“Quanto sei carino!
Ti vorrei nel mio giardino”.
Superba viola
tu hai destato ardore
io fantasia e desiderio.
Questa è la realtà:
tra noi
c’è solo diversità”.
Adriana Centi
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