(ANSA) – ROMA, 29 MAR – Come fare per sfondare il famoso ‘tetto di vetro’ che ancora oggi impedisce alle donne di approdare alle leve del potere, di realizzare i propri desideri, di essere se stesse, un ostacolo che non si trova solo all’esterno ma spesso alberga dentro la donna, nelle sue paure, nelle sue fragilita’, nella scarsa autostima?Maria Menditto, psicoterapeuta e presidente della Fondazione Italiana Gestalt, lo spiega in un libro, frutto delle sue esperienze di anni a contatto con tante donne, che e’ stato presentato oggi a Roma, alla presenza dei parlamentari Giovanna Melandri e Luigi Berlinguer, della presidente della Federazione italiana sessuologia Jole Baldaro Verde, di Donatella Visconti della Fondazione Belisario e dell’ attrice Elisabetta Gardini.’ ‘In una vita intesa come un lungo viaggio – afferma l’autrice di ‘Autostima al femminile’ – occorre un timone, che altro non e’ se non la nostra autostima, che ci consente di non perdere l’ orientamento”. L’ autostima, suggerisce Menditto, ”puo’ sussurrare alla donna quali sono le sue risorse, puo’ mostrarle la mappa per cercare una nuova rotta, puo’ farle riconoscere gli errori o farle sentire il potere di produrre eventi che lascino il segno”. L’ autrice traccia insomma una nuova figura di donna, in cui – come ha sottolineato Baldaro Verde – l’ identita’ sessuale femminile, poggiata per millenni sulla maternita’ e sulla seduzione finalizzata ad attirare l’ uomo, appare ora fondata sulla sua autorealizzazione nel sociale. Per questa ”donna nuova” l’ autostima e’ ”la strada maestra” e per raggiungerla e’ fondamentale, insegna il libro, saper riconoscere i propri meriti. Un posto molto importante nel discorso dell’autorealizzazione e’ occupato dal rapporto tra donne e potere, laddove e’ facile scivolare nei modelli gia’ esistenti, che sono tutti maschili, come hanno sottolineato i parlamentari presenti. Giovanna Melandri e’ invece affascinata dall’ idea – scaturita dal libro – di potere al femminile come ”capacita’ di mettere se stessi in quello che si fa” e ”brama di trasformare”; molto apprezzato anche il concetto di leadership come ”tratto di creativita’ diffuso e insito in ognuno”, che prelude a un’ idea ”altamente democratica” della politica. Quanto alle difficolta’ incontrate dalle donne nell’ esercizio quotidiano del potere, Melandri, ricordando gli esordi della sua esperienza di ministro iniziata quando aveva una figlia di appena un mese, ritiene che il punto di equilibrio consista nel ”saper mettere il giusto distacco che ti consenta di non identificarti troppo ma allo stesso tempo di non essere troppo distante”.E mentre Elisabetta Gardini invita a ”ribellarsi ai modelli femminili involuti offerti dalla tv” e propone come eroina moderna Nora, la protagonista di ‘Casa di bambola’ di Ibsen, Berlinguer sollecita le donne a creare un modello femminile di potere. ”La diversita’ di genere e’ una risorsa – ha detto l’ ex ministro – mentre scimmiottare il modello maschile e’ una debolezza”.
Articoli Correlati
JUVENTUS WOMEN, GAMA: “IL CALCIO FEMMINILE STA CAMBIANDO”
Questo articolo si legge in 1 minuti
NOTRE DAME DE PARIS, IL DOLORE DELLE STAR POSTATO SUI SOCIAL
Questo articolo si legge in 1 minuti
WHATSAPP SI UNIRA’ A MESSENGER E INSTAGRAM: ECCO LE NEWS SULLA FUTURA INTEGRAZIONE
Questo articolo si legge in 1 minuti
CASO CUCCHI, SVOLTA DELL’ARMA: “PRONTI A COSTITUIRCI PARTE CIVILE CONTRO CARABINIERI INFEDELI”
Questo articolo si legge in 1 minuti
Articolo Precedente
UNIONCAMERE STIMA 125 MILA ASSUNZIONI FEMMINILI NEL 2004
Questo articolo si legge in 2 minuti
Commenti