(ANSA) – ROMA, 24 gen – Cresce l’economia, ma non l’occupazione che, anzi, nel 2006 e’ rimasta ancora un miraggio per circa 200 milioni di persone, delle quali oltre 95 milioni sono donne (49%), e 86,3 milioni giovani minori di 24 anni (44%). Ma non va meglio per quanti, e sono un miliardo e 370 milioni, hanno un lavoro ma vivono con meno di 2 dollari al giorno, e per i quali un’occupazione dignitosa e produttiva sembra ancora molto lontana. E’ l’allarme lanciato dall’annuale rapporto dell’Ilo (l’Organizzazione internazionale del lavoro), che ricorda come ”la forte crescita economica degli ultimi 5 anni non abbia avuto che un impatto minimo sulla riduzione del numero dei lavoratori che vive con le proprie famiglie in condizioni di poverta’, e ha riguardato solo pochi Paesi”. Secondo il rapporto, per mantenere o ridurre i tassi di disoccupazione deve essere rafforzato il legame tra crescita economica e creazione di posti di lavoro. ”La creazione di posti di lavoro dignitosi e produttivi, e non di un qualunque posto di lavoro, e’ un requisito fondamentale – viene sottolineato – per lo sviluppo e la crescita economica nel futuro”. Una crescita che, a livello globale, sembra andare verso il terziario: nel 2006, infatti, secondo i dati Ilo, la quota di persone occupate nel settore dei servizi e’ salita al 40%, e ha superato per la prima volta il settore agricolo (sceso al 38,7%), mentre l’industria rappresenta il 21,3%.In base a questa tendenza, a pagare di piu’ ancora una volta sono i Paesi poveri. E cosi’, negli ultimi cinque anni, i lavoratori che dispongono di un solo dollaro al giorno sono aumentati di altri 14 milioni nell’Africa sub-sahariana, dove e’ anche cresciuto di 26 milioni il numero di quelli che vivono con 2 dollari, al punto che oggi in questa regione otto persone su 10 vivono e sostengono la propria famiglia con meno di due dollari. ”Cio’ – rileva l’Ilo – rende piu’ che mai evidente che affrontare la mancanza di un lavoro dignitoso in Africa e’ una priorita’ a livello regionale e globale”. Riguardo al tasso di disoccupazione, rimasto pressoche’ invariato al 6,6%, tra il 2005 e il 2006 il calo maggiore (0,6%) si e’ registrato nelle economie industrializzate e nell’Unione Europea (dove e’ sceso al 6,2%). Il tasso piu’ basso si registra comunque nell’Asia dell’Est (3,6%), mentre il Medio Oriente e Nord-Africa e’ pari al 12,2%. L’Asia dell’Est e’ anche la regione con il piu’ alto rapporto tra occupazione e popolazione (71,6% contro il 60,3% dell’America Latina e il 47,3% di Medio Oriente e Nord-Africa), rapporto che tuttavia e’ diminuito di 3,5 punti negli ultimi 10 anni per una ”positiva – scrive l’Ilo – piu’ alta partecipazione all’istruzione”.
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