AUSTRALIA: MUFTI AL-HILALI SOSPESO DA SERMONI MOSCHEA
AVEVA INCOLPATO DONNE PER STUPRI

(ANSA) SYDNEY, 27 OTT Il mufti’ d’Australia, sceicco Taj Din al-Hilali, il religioso musulmano di piu’ alto grado nel Paese, e’ stato sospeso dal predicare nella maggiore moschea di Sydney per i prossimi due-tre mesi, dopo aver suscitato un’ondata di proteste per un sermone in cui aveva incolpato le donne che si vestono in modo immodesto nel caso fossero oggetto di violenze sessuali. L’Associazione musulmana libanese, che amministra la moschea di Lakemba, nell’annunciare la decisione, ha espresso disapprovazione per le parole del religioso, ma accetta le sue scuse e ”vuole solo andare avanti”. ”Sarebbe come gettare benzina sul fuoco, se continuasse nel frattempo a predicare”, ha detto il portavoce Abdul El Ayoubi. Nel suo sermone per la fine del Ramadan, Hilali aveva affermato che le aggressioni sessuali non accadrebbero, se le donne indossassero la hijab e rimanessero a casa. ”Se prendete della carne non coperta e la mettete fuori per strada, o nel giardino o in un parco senza coprirla, i gatti vengono e se la mangiano. Di chi e’ la colpa, dei gatti o della carne scoperta?” aveva detto.

GB: VELO ISLAMICO; CAPO SCOTLAND YARD, MANTENIAMO LA CALMA
SECONDO IAN BLAIR, TROPPE PAROLE NON AIUTANO A RIDURRE TENSIONI

(ANSA-AFP) – LONDRA, 26 OTT – Il capo di Scotland Yard ha lanciato oggi un invito a mantenere la calma nel dibattito in corso in Gran Bretagna sul velo islamico. ”Troppe dichiarazioni di troppe persone” – ha suggerito Ian Blair – non aiutano a smorzare le tensioni. L’intervento del responsabile della polizia segue settimane segnate dalle polemiche sull’ammissibilita’ in luoghi pubblici del niqab, un indumento portato da donne musulmane che lascia scoperti solo gli occhi. Particolare clamore ha suscitato il caso di una insegnante di religione islamica, sospesa dal lavoro nel West Yorkshire perche’ aveva rifiutato di togliere il velo che le copriva il volto come richiesto dalle autorita’ scolastiche. ”Dobbiamo mantenere la calma e por fine alle dichiarazioni di troppe persone”, ha detto Blair. Secondo il capo di Scotland Yard, in queste settimane molte donne appartenenti a minoranze religiose si sentono perseguitate. Il riferimento e’ alle polemiche innescate all’inizio di questo mese dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Jack Straw. Il ministro aveva affermato di essere personalmente favorevole a che le donne musulmane non indossino il velo.Dichiarazioni, queste, alle quali erano seguite le prese di posizione di numerosi dirigenti politici. Il premier Tony Blair, in particolare, aveva sostenuto che l’indumento e’ ”un simbolo di separazione”.

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