Il peso della pandemia e del lockdown si è abbattuto in grande misura sulle spalle delle donne lavoratrici. Sarà così anche l’anno prossimo? Non per tutte e non per forza. Ci sono ambiti dove proprio l’occupazione al femminile ha in mano le carte vincenti
Per contrastare, o almeno attutire questo gap, il Governo italiano ha in programma considerevoli novità normative. Nelle bozze di manovra di bilancio sono previsti sgravi al 100 % (per un massimo di seimila euro l’anno) per chi deciderà di assumere una donna disoccupata nel biennio 2021-2022. Per stimolare l’occupazione femminile, inoltre, la manovra prevede la costituzione di un fondo per l’imprenditoria femminile, «con specifica attenzione ai settori dell’alta tecnologia».
Sono previsti contributi a fondo perduto, finanziamenti a tasso zero o agevolati e percorsi di assistenza tecnico-gestionale. Il fondo è dotato di 20 milioni per il 2021 e altrettanti per il 2022. La misura a favore delle donne fa il paio con gli sgravi per le assunzioni degli under 35 (sia uomini che donne). Sono proprio queste infatti le categorie storicamente più fragili del mondo del lavoro. Quelle che alle prime difficoltà vengono “scaricate”. E questa crisi non sta facendo eccezione.
Shecession (she + recession): con questo neologismo gli esperti indicano il fatto che le donne sono le principali vittime dello sconvolgimento sociale ed economico causato dagli effetti globali del virus. Eppure, anche se l’evoluzione della pandemia è ancora parecchio incerta, il 2021 non sarà (solo) a tinte fosche. «Ci sono molte aziende in crescita in questo momento. Ma non se ne parla perché ce ne sono molte altre in difficoltà», sottolineano le esperte del Young Women Network, l’associazione composta da più di 400 manager che hanno a cuore l’empowerment delle giovani donne. «Il futuro sicuramente sarà digitale, tecnologico e sostenibile: è in questi ambiti che si concentrano le maggiori occasioni di sviluppo di carriera per le donne nei prossimi anni, perciò potrebbe essere strategico orientare la propria formazione in questa direzione».
Vediamo dunque quali sono gli ambiti più promettenti per il lavoro al femminile:
Sanità e salute
Sostenibilità
Sviluppo digitale
Scienze umane
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