(ASCA-AFP) – Baghdad, 1 ago – Donne irachene appartenenti a differenti gruppi per la difesa dei diritti si sono incontrate oggi per rendere pubblica una lista di richieste per la nuova costituzione del paese che credono garantiranno i diritti delle donne. Il gruppo ha reso pubblico un documento in sei punti chiedendo che la legge islamica, la sharia, non sia una delle fonti della costituzione; che l’Iraq dovrebbe sostenere tutti i trattati internazionali di difesa dei diritti umani, delle donne e del bambino; e che tutte le donne irachene abbiano gli stessi diritti degli uomini. Il documento chiede inoltre che le donne abbiano garantita una presenza di almeno il 25% di donne nei tre rami del potere e nelle istituzioni che prendono decisioni importanti. Il ruolo della religione e’ uno dei punti piu’ controversi: una bozza non definitiva della nuova costituzione, anticipata dal giornale Al-Sabah lo scorso mese, poneva l’Islam come religione dello Stato e come fonte principale del diritto.
IRAQ: COSTITUZIONE NON DEVE INTACCARE DIRITTI DELLE DONNE
E’ quanto scrive in una lettera al presidente della costituente
Roma, 29 lug. (Apcom) – La costituzione permanente irachena non dovrebbe intaccare i diritti delle donne: è quanto scrive l’organizzazione per i diritti umani, Human Rights Watch, in una lettera aperta al presidente della commissione incaricata di redigere il testo costituzionale entro il prossimo 15 agosto. “I membri della costituente dovranno decidere se proteggere i diritti delle donne o intaccarli per un tornaconto politico – ha detto il direttore della sezione Diritti delle donne di Hunman Rights Watch, Janet Walsh – li invitiamo con forza a fare la giusta scelta e a far progredire i diritti fondamentali delle donne”. La costituzione provvisoria irachena, approvata l’8 marzo 2004 e nota come Legge provvisoria, riconosce uguale protezione giuridica a tutti gli iracheni e prevede un significativo numero di seggi alle donne in parlamento. Human Rights Watch ha dichiarato che è vitale che questi diritti vengano riconosciuti anche nel testo di prossima approvazione. “La costituzione provvisoria non è un documento perfetto – ha detto Walsh – non garantisce in maniera esplicita uguali diritti alle donne all’interno della famiglia e della società, ma i membri della costituente hanno ora la possibilità di assicurare che tali garanzie siano espresse in modo chiaro nella nuova costituzione”. Human Rights Watch chiede uguali diritti per uomo e donna nell’ambito del diritto famigliare e che alla donna sia garantita una piena partecipazione alla vita pubblica del paese. “La costituzione getterà le fondamenta per i diritti umani nel nuovo Iraq – ha aggiunto Walsh – le donne devono poter beneficiare di questo processo”.
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