Sono 779 su 8.101 primi cittadini.Posano da Jervolino a Vincenzi

Roma, 20 set. (Apcom) – Governano solamente 779 Comuni d`Italia su 8101 ed è la prima volta che hanno questa visibilità: Donna Moderna, il settimanale diretto da Patrizia Avoledo e Cipriana Dall`Orto in edicola giovedì 20 settembre, rende le donne sindaco protagoniste del suo speciale moda. Ben 402 prime cittadine “sfilano”: 24, di tutti gli schieramenti politici, posano in abiti firmati e altre 378, rispondendo all`appello del giornale, compaiono con il loro volto. Uno Speciale creato per onorare il lavoro di queste donne che, quanto a grinta e determinazione non hanno proprio nulla da invidiare ai colleghi maschi. Oltre ad affrontare con tenacia le sfide quotidiane del loro ruolo, dall`illuminazione alla raccolta dei rifiuti, dai consumi energetici al decoro urbano, sfoggiano uno charme e un`eleganza che valorizza tutta la loro femminilità, in un contesto che in Italia viene considerato ancora di dominio maschile. E mentre i loro omologhi, come Sergio Chiamparino a Torino, Sergio Cofferati a Bologna e Leonardo Domenici a Firenze, sembrano utilizzare il potere di cui sono espressione per contrapporsi alle politiche del “Palazzo”, loro, grazie al diverso approccio con cui affrontano i problemi di tutti i giorni, rivendicano specificità e, in un certo senso, persino superiorità rispetto ai metodi sbrigativi e sommari degli uomini. Da Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, e Marta Vincenzi, sindaco di Genova, a Piera Capitelli, primo cittadino di Pavia, dalla donna sindaco più anziana d`Italia, Giovanna Ganzi, alla più giovane, Simona Rossotti, ciascuna ha mostrato il proprio lato più femminile, parlando della condizione delle donne in Italia e svelando la personale concezione della moda.
Solitamente restia a parlare di sé, Rosa Russo Iervolino, con il suo elegante tailleur di Mariella Burani, si lascia inaspettatamente andare alla vanità, dimenticando davanti all`obiettivo del fotografo la rigida etichetta istituzionale. “Come tutte le persone spartane nel vestire ammiro la moda, mi diverte e mi piace, ma rischio di seguirla solo guardando le riviste dal parrucchiere. Voglio ricordare che Napoli ha una grande tradizione di sartoria, una tradizione da conservare e innovare”. Per la prima cittadina di Napoli l`Italia non ha ancora raggiunto una vera “parità dei sessi”: “Le donne della mia generazione erano convinte che per trovare spazio nella politica bastasse far valere le leggi a nostro favore che già esistono nella Costituzione. Invece non basta. Occorre ancora portare l`idea di parità nella cultura e nel costume. Per questo, come sindaco donna di una grande città, sento la responsabilità di non fallire”. Marta Vincenzi invece, sindaco di Genova, indossa un completo griffato Krizia, e rivela: “Vorrei lanciare l`anniversario del Risorgimento ricordando che Garibaldi vestiva in jeans, e chiamare stilisti a ideare qualcosa di speciale per l`occasione”. E del governo in rosa dice: “Ho fatto della presenza delle donne nella vita politica e sociale il tema centrale della mia battaglia politica. Ma quando mi sono trovata a governare davvero mi sono chiesta se la differenza di genere non finisca per diventare un concetto astratto e conti di più il carattere, l`idea politica, i valori”.
Ciascuna con il proprio stile, pur nella diversità di vedute e di schieramento politico, hanno un tratto comune: una maggiore capacità di ascolto rispetto agli uomini e anche una maggiore vicinanza al cittadino e ai suoi bisogni. A unirle una convinzione: le donne hanno una marcia in più dei colleghi maschi. “Ci sono temi verso i quali siamo più sensibili”, dice Teresa Totino, sindaco di Macra (Cuneo), mentre per Maria Rita Busetti (Thiene, provincia di Vicenza) “le donne sono più eclettiche e intuitive” e secondo Fiorenza Brioni (Mantova) “Sappiamo prenderci il tempo utile per approfondire le cose e sappiamo lavorare in squadra”. Anche Piera Capitelli, sindaco di Pavia, (oggi al centro delle polemiche per la sua presa di posizione sui rom) a suo agio in completo Chanel nero, non ha dubbi: “Noi donne siamo più capaci di immedesimarci nei cittadini e nei loro problemi”, così come Laura Materiale, ventisettenne primo cittadino di Castrocielo (Frosinone): “Le donne riescono meglio in politica perché sono più capaci di gestire i contatti umani”.
Queste le altre donne sindaco che hanno posato per Donna Moderna: “Lucia Biagi (Grosseto), Silvestra Raimondo (Aci Castello, Catania), Susan Thomas (Vignole Borbera, Alessandria), Simona Rossotti (Perlo, Cuneo), Rosida Norelli (San Felice del Molise, Campobasso), Giovanna Ganzi (Parona, Pavia), Mariangela Presta (San Donaci, Brindisi), Maria Paola Mangili Piccaluga (Campione d`Italia, Como), Simona Pognant (Borgone Susa, Torino), Lucia Bursi (Maranello, Modena), Giuliana Pezzi (Gottolengo, Brescia), Laura Cossard (Rhêmes-Saint-Georges, Aosta), Catalina Schezzini (Rio nell`Elba, Livorno), Antonella Faggi (Lecco), Giuseppina Giovannoli (Sermoneta, Latina), Chiara Tomassetti (Castelleone, Cremona).

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