Il progetto dell’associazione che nel 2014 aveva dato vita a «Una stanza tutta per sé»

vz1824 - DONNE 
 VITTIME DI VIOLENZA, C'E' IL KIT PER LA FUGA SE CON LUI IN CASA 
 LA VITA E' UN INCUBO

di Simona Lorenzetti
Le tonalità del blu e del rosa e la somiglianza con una qualsiasi sacca da palestra la rendono discreta e facile al trasporto. Ma dentro quella borsa, apparentemente anonima, si nasconde un messaggio di speranza e di ribellione per tutte le donne che sono vittima di violenza: un «kit di prima necessità» per chi decide di scappare dalla casa in cui la vita si è trasformata in incubo. Il progetto è di Soroptimist Club di Torino, l’associazione che nel 2014 aveva dato vita a «Una stanza tutta per sé»: quattro aule di audizione protetta in tre stazioni dei carabinieri e una nella sede della polizia municipale.
Ora l’associazione ha deciso di fare un passo in avanti, realizzando un nuovo progetto dal titolo «Una stanza tutta per sé…subito» e facendosi carico del costo della sistemazione in strutture alberghiere sicure delle donne che dopo la denuncia non possono far ritorno al proprio domicilio. Una soluzione emergenziale in attesa dell’intervento dei servizi sociali. «Grazie all’associazione “Donne nel Turismo”, che collabora al progetto, sono state individuate strutture alberghiere sicure che applicano tariffe convenzionate -spiega Angiola Maria Moschetti, presidente di Soroptimist-. In considerazione dell’emergenza in cui le donne vengono a trovare, abbiamo ritenuto necessario predisporre dei kit di prima necessità. Una borsa in cui abbiamo messo biancheria intima, asciugamani, pantofole, prodotti per l’igiene personale».

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