Il ruolo dei media, i centri anti-violenza e il nuovo protagonismo femminile
I fatti di cronaca sulle violenze, aggressioni e purtroppo femminicidi sono sempre più al centro della cronaca. Perugiatoday.it ha raccolto il parere di Liberamente Donna e del dipartimento di genere della Cgil sulla strategia e sul linguaggio da adottare in rispetto di chi è vittima di violenze.
Tutti i giorni, spesso dietro le mura domestiche, si consumano sconosciuti drammi che vedono il genere femminile vittime di una cultura patriarcale indifendibile. Storie drammatiche che alimentano il fenomeno della violenza sulle donne a Perugia e che aprono mille dibattiti sulle strategie da apportare per arginare una piaga vergognosa della nostra società e che porta, troppo spesso al femminicidio. Sulla situazione in Umbria e su come affrontarla su perugiatoday abbiamo ascoltato doppia voce i contributi di Liberamente Donna – per voce di Sara Pasquino – e della sindacalista Vanda Scarpelli del dipartimento Cgil politiche di genere.
VANDA SCARPELLI (CGIL) – “Intanto una piccola premessa. E’ importante il ruolo della stampa e dei media nel mandare i messaggi giusti e con un linguaggio adeguato. Abbiamo bisogno perchè spesso, seppur involontariamente, si tende o a sottovalutare il fatto oppure quasi a “normalizzarlo” anche se nella violenza non c’è mai nulla di normale o di dovuto. E’ pericoloso questo eventuale uso della comunicazione. La violenza sulle donne è frutto di retaggi culturali di un dominio patriarcale che continua ad essere agito. Riconoscere la violenza sulle donne e stigmatizzarla oltre che combatterla con ogni azione anche comunicativa è un impegno collettivo che non può essere da nessuno dimenticato”. (Nicola Bossi)
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