(ANSA) – ROMA, 17 OTT – ”Fare un’opposizione incalzante e’ la condizione per dare autorevolezza e credibilita’ alla lista unitaria”. Questo lo slogan della coordinatrice delle Donne Ds, Barbara Pollastrini, per sostenere la proposta lanciata da Prodi per le elezioni europee nella sua relazione alla direzione ”rosa” delle donne della Quercia, svoltasi oggi a Roma, a Palazzo Altemps, con la partecipazione di Livia Turco, Laura Pennacchi e Vittoria Franco.Nel suo intervento la Pollastrini afferma che ”la lista unitaria deve prevedere l’alternanza donna-uomo, perche’ le circoscrizioni europee sono grandissime e le donne rischiano di non essere elette. Per questo – aggiunge per noi donne sicuramente era di qualche garanzia la lista bloccata”. La Pollastrini ricorda l’importanza dell’equilibrio della rappresentanza gia’ per le prossime amministrative e propone una campagna di comunicazione con donne del calibro di Rita Levi Montalcini per dare visibilita’ al protagonismo femminile.La coordinatrice, che propone di convocare nella settimana prima dell’Assemblea congressuale della Quercia il coordinamento nazionale delle donne ds, annuncia mobilitazioni e iniziative contro la finanziaria e contro la legge sulla procreazione assistita ”che deve assolutamente tornare alla Camera per trovare una mediazione alta rispetto al testo che e’ al Senato”. ”Non siamo – conclude – in presenza di un movimento delle donne, ma di donne in movimento. E questa forza femminile puo’ essere al servizio di un soggetto politico piu’ grande in cui giocare il ruolo di forza dirigente. Una forza in grado di riprendere le fila della proposta di Prodi una lista unitaria, inclusiva e propositiva, che avra’ quell’effetto di trascinamento verso un buon governo, recuperando l’ispirazione da cui ha preso avvio il progetto dell’Ulivo”.Durante il suo intervento sulla controfinanziaria dei Ds, invece, Livia Turco ha annunciato che i Ds chiederanno le dimissioni di Sirchia se verra’ bocciata in Parlamento la proposta di legge per l’istituzione del fondo per l’autosufficienza. Ancora critiche dalla Turco sulla politica di sviluppo del governo Berlusconi ”basata su meno vincoli, meno tasse e welfare” e sui provvedimenti della manovra finanziaria che penalizzano maggiormente le donne e i bambini.

DS: DIREZIONE “ROSA”, SI’ A LISTA UNITARIA – NO A FINANZIARIA

(AGI) – Roma, 17 ott. – “Fare un’opposizione incalzante e’ la condizione per dare autorevolezza e credibilita’ alla listaunitaria”: cosi’ la coordinatrice delle Donne Ds, Barbara Pollastrini, alle dirigenti regionali del partito sulla proposta lanciata da Prodi per le elezioni europee. Aprendo i lavori della Direzione “Rosa” della Quercia – che si e’ svolta oggi a palazzo Altemps e a cui hanno partecipato anche Livia Turco, Laura Pennacchi e Vittoria Franco – Pollastrini ha affermato che “la lista unitaria deve prevedere l’alternanza donna-uomo, perche’ le circoscrizioni europee sono grandissime e le donne rischiano di non essere elette. Per questo – aggiunge – per noi donne sicuramente era di qualche garanzia la lista bloccata”. La Pollastrini ha invitato inoltre le responsabili regionali a “puntare i piedi sull’equilibrio della rappresentanza gia’ per le prossime amministrative, seguendo l’esempio delle donne in Lombardia, che hanno presentato un ordine del giorno per la presenza femminile ai tavoli che si stanno costituendo per decidere le candidature nella coalizione di centro-sinistra”. In questo senso ha anche proposto una campagna di comunicazione che veda come protagoniste delle “madrine”, donne di grande rilievo come Rita Levi di Montalcini, per dare visibilita’ al protagonismo femminile. Nella sua relazione introduttiva la
coordinatrice delle donne DS ha chiesto inoltre, alle circa 60 dirigenti della Quercia presenti, di predisporre mobilitazioni e iniziative contro la finanziaria, “che cade come una mannaia
sulle certezze che scuola e sanita’ pubblica fossero un diritto di cittadinanza acquisito”, e contro la legge sulla procreazione assistita, “che deve assolutamente tornare alla Camera per trovare una mediazione alta rispetto al testo che e’ al Senato”. Le diessine si devono inoltre preparare al coordinamento nazionale delle Donne, che la Pollastrini ha proposto di
convocare nella settimana prima dell’Assemblea congressuale della Quercia, che dovra’ approvare il manifesto per l’Europa. Sottolineando come le donne abbiano alimentato il movimento per la pace ed abbiano prodotto il risultato favorevole al centro-sinistra nelle ultime amministrative, la deputata ha osservato che “non siamo in presenza di un movimento delle donne, ma di donne in movimento. E questa forza femminile puo’ essere a servizio di un soggetto politico piu’ grande in cui giocare il ruolo di forza dirigente. Una forza in grado di riprendere le fila della proposta di Prodi una lista unitaria, inclusiva e propositiva che avra’ quell’effetto di trascinamento verso un buon governo, recuperando l’ispirazione da cui ha preso avvio il progetto dell’Ulivo”.Durante il suo intervento sulla ‘controfinanziaria’ dei Ds,invece, Livia Turco ha annunciato che “lunedi’ prossimo, quando presenteremo in aula la proposta per l’istituzione del fondo per l’autosufficienza, se verra’ bocciato chiederemo le dimissioni del ministro Sirchia”. Contestando la politica di sviluppo disegnata dal governo Berlusconi “basata su meno vincoli, meno tasse e welfare, tanto che una ricerca dell’Universita’ di Tor Vergata certifica un aumento del ricorso alla sanita’ privata negli ultimi due anni”, la Turco ha sottolineato i provvedimenti della manovra finanziaria che maggiormente “penalizzano donne e bambini”. La responsabile Welfare dei Ds ha contestato inoltre il ‘bonus figli’, anche nella nuova versione ipotizzata da An (200 euro e l’assegnazione in base al reddito) e ha proposto, invece, di potenziare l’assegno di maternita’ e gli aiuti a favore delle madri lavoratrici atipiche. Laura Pennacchi si e’ soffermata su un altro aspetto della manovra, cioe’ sulle “lacerazioni gravissime che produce sotto il profilo istituzionale la presentazione della legge e di un maxidecreto di cui ancora oggi non conosciamo molteplici aspetti, con il conseguente esproprio delle funzioni del parlamento”. Ma “l’apogeo di quel miscuglio di spirito oligarchico e di populismo che caratterizza questo governo” ha concluso la Pennacchi “e’ l’attacco alla previdenza e il modo in cui viene propagandata la riforma delle pensioni usate come salvacondotto verso Bruxelles per poter continuare la pessima politica economica realizzata fin qui”.

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