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 L'ALBA PARLO'

Premessa

Ognuno di noi, quando viene al mondo, deve pagare “onerose tangenti” alla vita.
La tangente che io pagai alla mia vita, fin dai primi anni della fanciullezza, fu alquanto onerosa.
Nacqui con il centro nervoso della Fantasia estremamente sollecitato. Questa “anomalia” (così la chiamarono) mi ha costretto a vivere, per il resto della mia esistenza, su un trapezio di filo rosso, in precario e pericoloso equilibrio, fra realtà e immaginazione. Se affermassi che ho gestito con responsabilità e saggezza questo mio ruolo di “eterno acrobata”………

Su un trapezio di filo rosso

Acrobata, fra cieli polverosi,
negli occhi della notte affondo il sole,
incendio i sogni, illumino il Pensiero
mentre la Mente sgrana il suo rosario.
Funambolo, fra cieli senza rete,
in equilibrio sulle lune nere,
ho visto le mie stelle ammainare
e il cielo, tutto, tingersi di rosso.
Ma al grido delle stelle: Padrenostro!
Soltanto i sogni risposero al richiamo.
E cielo dopo cielo e grano dopo grano
smisi di balbettare il mio rosario.
Se un giorno Tu vorrai sbendarmi gli occhi
dalle tante bandiere in cui ho creduto,
Ti mostrassi, per dirmi: – Sono qui…
puoi riporre i tuoi stracci nel cassetto,
idoli falsi al pari dei tuoi sogni!-
Quel giorno non farò nessuno sconto,
né Ti darò questa mia vita a saldo
neanche in cambio dell’eternità.
Se “partita” sarà!
T’inviterò a salire sul trapezio
intrecciato di filo forte e rosso,
e quando, stanca, mollerò la presa,
se salterai con me per abbracciare
(senza che alcuno chieda)
un saltimbanco che ha sfidato il cielo,
prima che questi cada fra gli angeli ribelli
in quell’istante… forse, baratterò i miei sogni
con la Tua Eternità… ma, prima… mai!

……… proietterei l’immagine di una persona non credibile. Allora perché mi sento sollecitata ad iniziare con:
“Ho ereditato una scomoda eredità, la follia?”
Forse perché, oggi, troverei squallido un attestato in cui mi si dichiarasse essere una persona del tutto normale?
Vivere “una vita giusta” mi avrebbe annoiata?
Il diverso ha una marcia in più?
Concludo questa mia premessa con una “considerazione sconsiderata”: malgrado i duri colpi inferti alla mente dai “saggi” che ho incontrato, la Fantasia mi ha salvato dalla loro “perlcolosa saggezza”
Non nego la verità degli altri, né smentisco la mia il negativo e il positivo di ogni cosa è e resta un fatto d’interpretazione

P.S.: le pagine riportate in questo testo sono tratte dalla rubrica “… e l’Alba parlò…” della qualificata rivista mensile VOCE ROMANA di cui il professore Giorgio Carpaneto ne è direttore e fondatore.

Alcuni testi sono visibili sul sito www.gabriellaquattrini.it nella rubrica “non solo poesia” Frecciaa 3 - E 
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… per informazioni: Gabriella Quattrini email - E 
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