Da Il Sole 24 ORE, 25 ottobre 2007
Lo storico Pietro Scoppola, figura di spicco della cultura cattolica democratica, è morto la notte scorsa, all’etá di 81 anni, a Roma. La notizia della scomparsa è stata annunciata nell’aula del Senato dal senatore Giorgio Tonini, che lo ha brevemente ricordato. Scoppola era professore emerito di Storia Contemporanea all’Universitá di Roma «La Sapienza», dove era stato titolare della cattedra presso la Facoltá di Scienze Politiche. Intellettuale che ha sempre avuto la passione per la politica, fu tra i fondatori della Lega Democratica e capo redattore della rivista «Il Mulino» (collegata all’omonima casa editrice bolognese) dal 1974 al 1978. In seguito è divenuto consulente del consiglio nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione italiano. Era membro della Commissione Nazionale dell’Unesco. Eletto senatore nelle liste della Dc nel 1983, rimase a Palazzo Madama fino al 1987. Nell’aprile d 1993 Scoppola fu nominato tutore del referendum sulla riforma elettorale promulgato dall’onorevole Mario Segni. Dopo la fine della Dc, fu vicino al Partito Popolare e poi alla
Margherita ed è stato uno dei pensatori che maggiormente si è impegnato per la nascita del Partito democratico.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato alla famiglia Scoppola il seguente messaggio: «Profondamente colpito e commosso dalla notizia della prematura scomparsa del professor Pietro Scoppola, desidero rendere omaggio alla sua statura e finezza di studioso dedicatosi particolarmente con opere di grande rilievo alla storia dell’Italia repubblicana. E rendere omaggio ugualmente alla linearitá ideale e dirittura morale che lo caratterizzarono e che si espressero in alti contributi al dibattito pubblico e alla vita politica e istituzionale italiana». «Pietro Scoppola fu illuminato interprete del pensiero e del movimento cattolico, assertore e promotore di dialogo nello spirito della Costituzione. Le occasioni di incontro che anche di recente ho avuto con lui e le testimonianze di amicizia che ne ho ricevuto rendono per me personalmente più acuto il dolore di una così grave perdita. Partecipo con sentimenti di affettuosa solidarietá al lutto della famiglia e del mondo universitario e culturale», conclude il capo dello Stato.
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