Abbiamo sentito tanta retorica e alcuni interventi rassicuranti.Si è fatto un gran parlare di ”salvaguardare la famiglia”, ma questa nostra famiglia certo non ha avuto grande sostegno negli anni passati, se l’Italia (tolti gli apporti delle donne di cittadinanza recente e non italiane) ha la natalità più bassa AL MONDO. Questo significa che le donne italiane sono sempre dilaniate dal dilemma se lavorare in modo dignitoso e rispettoso della propria scolarità (più alta dei coetanei maschi) e della propria aspirazione legittima alla progressione in carriera, e la famiglia e la maternità.
Non si vuole riconoscere il valore sociale della procreazione. Se l’Italia ha la legislazione più favorevole al periodo specifico della maternità, è agli ultimi posti, al mondo, per quanto riguarda la partecipazione della donna al mondo del lavoro. Si parla tanto di ammortizzatori sociali, ma rientrare nel mondo del lavoro dopo una o due maternità è talmente difficile che ci si deve accontantare di posizioni marginali e precarie, quando ci si riesce.
E allora non ”santifichiamo” la famiglia solo per slogan! Riconosciamo nei fatti che la società è cambiata e ne va preso atto.
Abbiamo sentito che…non sottoscriveremo nessuna legge che non contenga norme antidiscriminatorie serie ed efficaci… e questo ci rassicura. Vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno e batterci per tutto quello che è costruttivo.
Le donne italiane meritano di più!
Simona Giovannozzi
10 Marzo 2007
www.communitas2002.it
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