Non scagliamo parole attraverso il burrone dell’amore franato.
Non costruirebbero un ponte.
Ma muti volgiamo le spalle, contiamo i passi, secondo le leggi d’onore,
sempre più a nord,
sempre più a sud,
fino a perdere il conto e la voglia di fermarci a sparare.

Mi hai lasciato con le braccia spalancate, pronte ad accoglierti, come sempre al tuo ritorno.
Ma non c’è stato ritorno, né allora né mai.
E non sussulto ormai ad ogni stridore di freni,
ad ogni spegnersi di motore,
ad ogni sbattere di sportello.
E queste braccia non si chiudono… non si chiudono più.

Liberi e soli passiamo le strade del mondo e il mondo non sa quest’amore che fa deserta la terra.

Come un gabbiano mi ostino sulla scia della tua fuga.

Perché altri ceppi? E’ già tanta la cenere dei nostri giorni!

E’ vivo ancora nel pugno che si schiude il primo bacio.

Elena Clementelli (poetessa)

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