Una donna di sessantasette anni, laureata in Economia a Harvard, è a capo di un Paese come la Liberia, ancora devastato dalla guerra. E` una notizia che trova un parallelo nel Cile, dove Michelle Bachelot è appena stata eletta. Ellen Sirleaf Johnson è molto determinata a sollevare le sorti del suo Paese e possiamo darle fiducia, anche perché le sue credenziali non sono tanto offerte dai suoi titoli di studio e dalla sua esperienza presso la Banca Mondiale e all’ONU quanto dalla sofferenza e dalle persecuzioni che ha subito, per essere stata imprigionata due volte nel suo Paese, per motivi politici.
Questo caso è eclatante, perché la posizione di Capo dello Stato è, ovviamente, sotto gli occhi di tutti.
In una realtà multietnica come quella canadese è invece palese la forza di tante donne rifugiate, che ogni giorno affrontano sacrifici per poter conciliare ritmi serrati di lavori spesso mal retribuiti con altri ruoli. In questa terra, dove non c’è spazio per leziosaggini, queste donne trovano anche il tempo per studiare. Forse domani verranno tempi migliori!
Ellen Sirleaf Johnson riuscirà a compiere il suo mandato. Ha a suo attivo la dura palestra del dolore.

Antonia Chimenti, Toronto, 26 gennaio 2006

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