Disponibili a fare la loro parte, apertissimi (a parole) alla parita’ di diritti e doveri nelle faccende domestiche, ma alla prova dei fatti refrattari, ora come sempre, a pentole, ramazze e tavole da stiro. E’ la fotografia dei “casalinghi” italiani scattata dall’Eurispes nel rapporto Italia 2011. Un compito di cui spesso (35,6%) o sempre (25,8%) gli uomini italiani si fanno carico tra le mura domestiche e’ quello di raccogliere il sacchetto dei rifiuti e portarlo fuori. A tavola, al massimo gli uomini stendono la tovaglia (53,2%), mentre il 32,9% prova a cimentarsi ai fornelli, ma solo come hobby: solo per il 7,9% del campione si tratta di un’abitudine fissa. Leggermente inferiore appare la percentuale di coloro che, dopo il pranzo e la cena, sono disposti ad indossare grembiule e guanti e lavare i piatti (31,7%). Andare al supermercato per fare la spesa rientra tra quelle attivita’ che gli uomini italici fanno con piacere (46,8%). Il “sesso forte” sembra invece essere meno propenso a rimboccarsi le maniche quando si tratta di occuparsi delle faccende domestiche che hanno a che fare con ordine e igiene: solo il 23,7% sostiene di dedicarsi spesso (15,6%) o sempre (8,1%) alle pulizie, sebbene il 27,5% di essi dichiari di riassettare gli ambienti mettendo in ordine la casa. Piu’ alta e’ la frequenza che testimonia l’impegno profuso dagli uomini nel rifare il letto (33,2%). In questo quadro non sorprende che sia solo il 19,4% degli uomini ad occuparsi abitualmente di fare la lavatrice. Tasto ancora piu’ dolente e’ la sapiente arte dello “stiro” nella quale appena il 12,8% dichiara di essere un esperto. Ma c’e’ una mansione, tra tutti compiti domestici proposti agli intervistati, in cui gli uomini dicono di andare davvero forte: le riparazioni. Per questo item di risposta le percentuali salgono infatti al 50,5% tra coloro che assolvono tale incombenza spesso (25%) o sempre (25,5%). A parole, tuttavia, gli uomini sono pronti a tutto: il 96,6% e’ convinto che non avrebbero alcun problema a cimentarsi con pentole e mestoli. Quanto alla domanda relativa alla possibilita’ di ripartire equamente i compiti che riguardano la cura dei figli, la maggioranza si dichiara abbastanza (34,2%) o molto (51,4%) pronto a farsi carico di tutti i doveri ad essa connessi. Inoltre, buona parte, il 45,8% in totale, considera che la donna non dovrebbe mai rinunciare alla sua crescita professionale, neppure quando ha dei figli. Significativamente, comunque, il 62,3% del campione sostiene che vi siano faccende domestiche per le quali le donne sono piu’ portate. (AGI28 gen.11)
Articoli Correlati
Tutto è liturgia d’amore
Questo articolo si legge in 2 minuti
LETTERA INVITO DI W.M. ALLE COLLABORATRICI DELLA CdD
Questo articolo si legge in 1 minuti
Dora, «l’americana» di Camaiore che si lascia morire in Rsa: «Fatemi tornare dalla badante e dal mio gatto Ignazio»
Questo articolo si legge in 1 minuti
Violenza sulle donne: consegnato a una 36enne il primo orologio intelligente che protegge le vittime
Questo articolo si legge in 1 minuti
Commenti