(Asca) – Roma, 24 gen – L’Italia al 77esimo posto nella graduatoria mondiale in tema di pari opportunita’. In banca solo lo 0,4% dei dirigenti e’ donna su un totale del 39,3% di dipendenti donne, mentre i dirigenti uomini rappresentano il 3,4%. Il nostro Paese e’ agli ultimi posti in Europa e queste disparita’, nel settore del credito, sono ancora molto elevate anche se le differenze sono state almeno in parte, ridotte nel corso degli ultimi anni. Il sindacato dei bancari Falcri, da sempre attento alla valorizzazione delle donne nel mondo bancario, ha avviato un percorso formativo che parte da un seminario di specializzazione per donne dirigenti sindacali, organizzato a Roma dal Coordinamento FALCRIdonna, con l’intento di valutare le strategie di sviluppo professionale, favorire iprocessi di motivazione e di miglioramento dei ruoli dirigenziali sindacali delle donne ed offrire strumenti di elaborazione di strategie di sviluppo personale. Il seminario, coordinato da Marcella Chiesi dello Studio Duo, esperta di organizzazione aziendale, inizia oggi e si conclude venerdi’ prossimo. ”L’idea guida del sindacato – sottolinea Francesca Furfaro, Segretario Generale Falcri – e’ quella di una formazione avanzata e manageriale per le proprie toRI a Roma dalla Falcriganizzato a Roma dalla Falcri dal 24 al 26 gennaio nee di migioramento dirigenti sindacali con l’intento di promuovere e favorire una maggiore presenza e la partecipazione delle donne in ruoli di responsabilita’. Il dato del mondo del credito, analogo a quello registrato in altri comparti, ci ha spinto ad organizzare questo primocorso, che ripeteremo in altre citta’ nel corso dell’anno, per fornire strumenti, metodologie ed esperienze dirette”. Secondo il Rapporto ABI 2006 le differenze sostanziali tra sessi sono in relazione ai ruoli piu’ elevati; analizzando, la composizione per inquadramento, si nota che le donne dirigenti costituiscono solo lo 0,4% rispetto al 3,4% di uomini nella stessa posizione mentre per quanto concerne gli ultimi due livelli dei quadri direttivi le percentuali sono ancora piu’ marcate, il 6,2% di donne a fronte di un 21,1% di uomini.

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