“Mi hanno legata al letto e hanno ucciso il mio bambino”
ITALIA Verona Farah, costretta ad abortire dal padre. “Mi hanno legata al letto e hanno ucciso il mio bambino” La diciannovenne di Verona aveva già denunciato il padre per maltrattamenti e seguiva un percorso psicologico in un centro anti-violenza. E spuntano i messaggi Whatsapp al fidanzato e alle amiche Tweet Omicidio Sana: indagate anche la madre e la zia Verona, studentessa pakistana costretta dai genitori ad abortire nel suo paese Pakistan, 22enne conosce una ragazza al telefono: il padre gli cava gli occhi per impedire le nozze Pakistan: è morta Asima, la giovane cristiana arsa viva dal fidanzato.Non voleva convertirsi a Islam 17 maggio 2018 “Mi hanno sedata, legata al letto e poi hanno ucciso il mio bambino”. Così Farah, la diciannovenne veronese che sarebbe stata costretta ad abortire dal padre nel suo paese d’origine, il Pakistan, aveva chiesto disperatamente aiuto alle amiche e al fidanzato. Il padre, quel figlio concepito con un ragazzo italiano, non voleva accettarlo. Ma la coppia aveva deciso di tenerlo. La vicenda, pubblicata oggi dal quotidiano L’Arena, ha inizio proprio da quelle richieste di aiuto: i messaggi che la ragazza avrebbe inviato al fidanzato e alle compagne di scuola dal Pakistan. Le stesse che poi avrebbero informato la dirigenza scolastica. Messaggi che descrivono con agghiacciante crudezza quello che sarebbe stata obbligata a fare. L’istituto nei mesi scorsi aveva deciso di aiutare Farah anticipandole la prova di maturità, per permetterle di portare a termine la gravidanza.
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