Un ‘Gruppo di Lavoro su farmaci e genere’, composto da esperti scelti ad hoc, e’ stato istituito dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ”al fine di risolvere le carenze di indagine sugli aspetti relativi alla ‘medicina di genere”’. Lo annuncia la stessa agenzia nel ricordare che la ”medicina di genere rappresenta il primo passo verso la medicina personalizzata; una medicina che ha lo scopo non solo di rilevare le differenze biologiche, ma anche quelle socio-culturali che variano in funzione del sesso secondo la duplice declinazione che contrappone l’uomo e la donna, ma anche il bambino e l’anziano. E’ un dato di fatto che oggi i metodi utilizzati nelle sperimentazioni cliniche e la successiva analisi dei dati risentano – si sottolinea in una nota – di una prospettiva maschile che tralascia le peculiarit… femminili”. ”Tuttavia è ancora reale – spiega il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Guido Rasi – la sottovalutazione dei bisogni di salute della donna nell’ambito della ricerca e della sperimentazione clinica e farmacologica che, centrata sull’uomo e sulla sua realtà biologica e sociale, impedisce di cogliere diversità e differenze, nonostante si affermino sempre di più evidenze scientifiche relative alle disomogeneità di comportamento e di risposta terapeutica dei farmaci in funzione del sesso”. In ambito internazionale e nazionale, più volte si è sentita la necessità di orientare la ricerca sui farmaci in modo che siano tenute in considerazione le differenze legate al genere, al fine di superare la sottorappresentazione del genere femminile nella ricerca farmacologica, anche attraverso l’introduzione dell’inclusione obbligatoria delle donne nei trial clinici. ”E’ proprio nei confronti di questa diversità- conclude Rasi – che occorre osservare ogni cautela e ogni attenzione affinché‚ sia sempre tutelata e garantita la peculiarità biologica della donna rispetto all’uomo”. A tal proposito il direttore Rasi parteciperà domani, alla presentazione del volume ‘Farmacologia di genere. Riconoscere le differenze per cure appropriate’ al Senato della Repubblica.(ANSA 04-APR-11)
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