VIII Giornata della Trasparenza, 28 – 30 novembre 2016
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ripropone “Farnesina Porte Aperte”, l’iniziativa attraverso cui incontra il grande pubblico.
Da molti anni “Farnesina Porte Aperte” è un appuntamento che rinnova l’impegno del Ministero nella promozione del proprio patrimonio in Italia e all’estero: un’occasione per dialogare direttamente con i cittadini, rendere trasparente la propria attività istituzionale, far conoscere la storia dell’edificio, delle sue collezioni e del suo patrimonio storico-archivistico e librario, trasformare uno spazio pubblico in un bene condiviso da tutti.
“Love Difference – Mar Mediterraneo” di Michelangelo Pistoletto
Al centro della Sala delle Conferenze Internazionali verrà allestita, per tutta la durata di Farnesina Porte Aperte, l’imponente opera di Michelangelo Pistoletto “Love Difference – Mar Mediterraneo”: un tavolo specchiante a forma di Mar Mediterraneo, circondato da sedie provenienti dai diversi paesi che vi si affacciano, che fa riferimento ai temi di transnazionalità, diversità culturale e integrazione.
L’iniziativa “Aperti per Voi” del Touring Club Italiano
Con la stipula di una specifica convenzione, il MAECI aderisce al progetto del Touring Club Italiano “Aperti per voi”. Al progetto, nato nel 2005, ha aderito già da qualche anno il Quirinale. La collaborazione con il TCI, grazie all’ausilio dei loro volontari, permetterà di organizzare aperture guidate al pubblico del Ministero a cadenza mensile.
Il Palazzo della Farnesina
L’edificio che ospita il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale fu progettato negli anni ’30 dagli architetti Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo, e deve il suo nome di Farnesina agli antichi possedimenti della famiglia Farnese nell’area che lo ospita.
Originariamente pensato come Palazzo del Littorio, dopo l’interruzione dei lavori causata dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu lo stesso Enrico Del Debbio a seguirne i lavori di adattamento alla nuova destinazione, coinvolgendo numerosi artisti (Pietro Cascella, Amerigo Tot, Francesco Coccia e altri) che collaborarono nel ridisegnarne gli ambienti. In occasione di due concorsi nazionali, pubblicati nel 1965 e 1968 sulla Gazzetta Ufficiale, il Palazzo della Farnesina si arricchì inoltre di nuove opere di artisti quali Carla Accardi, Toti Scialoja, Gastone Novelli e Piero Dorazio.
La Collezione Farnesina
Nel 2000 venne istituita la raccolta d’arte contemporanea del Ministero, la Collezione Farnesina, che da allora annovera opere di particolare rilievo per la storia dell’arte italiana del Novecento in un allestimento che coinvolge attualmente il primo, il secondo e il quarto piano dell’edificio, e in prospettiva l’intero palazzo.
In particolare, l’allestimento del piano nobile è dedicato ad alcuni tra i momenti più rappresentativi della storia dell’arte italiana del Novecento, da Mario Sironi ad Alberto Burri, dagli artisti del Gruppo Forma a Jannis Kounellis.
Al secondo piano del palazzo è rappresentata una selezione delle correnti attive negli anni ’80 e ’90, con opere, fra gli altri, di Ubaldo Bartolini, Bruno Ceccobelli, Giosetta Fioroni, Omar Galliani, Alberto Garutti, Felice Levini, Titina Maselli, Piero Pizzi Cannella, Grazia Varisco.
Al quarto piano sono infine allestite una mostra dedicata al cantiere della Farnesina – con una selezione di riproduzioni dei disegni di Enrico Del Debbio e alcune fra le opere acquisite per concorso negli anni ’60 – e la mostra “Sistema”, con il proprio recente catalogo, che comprende una selezione di opere d’arte contemporanea italiana degli ultimi vent’anni, con un focus particolare sulle più giovani generazioni.
La mostra “Italia Mediterranea”, a cura dell’Archivio storico-diplomatico
Nel secondo dopoguerra la nuova Italia repubblicana riuscì nel difficile esercizio di conciliare il suo ruolo di paese membro dell’Alleanza Atlantica con una politica attenta alle sensibilità del mondo arabo, assumendo un profilo di interlocutore dei paesi della sponda orientale e meridionale del Mediterraneo nel quadro di una politica estera nuova, libera dal peso del colonialismo e da retaggi imperialistici. Si inaugurava allora la strategia della “diplomazia dell’amicizia”, aperta al dialogo ed al confronto con tutti gli altri paesi rivieraschi, linea che a tutt’oggi caratterizza la politica mediterranea dell’Italia e i cui diversi aspetti saranno illustrati da una selezione di documenti conservati presso l’Archivio Storico Diplomatico e da filmati tratti dalle collezioni dell’Istituto Luce e delle Teche Rai.
L’Unità di crisi
L’Unità di crisi è la struttura del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale preposta alla tutela dei connazionali e degli interessi italiani in aree del mondo particolarmente a rischio. Si avvale di strumenti come il monitoraggio della presenza di cittadini italiani all’estero, l’analisi del rischio per ogni Paese, la prevenzione e l’informazione, la predisposizione e verifica delle misure di messa in sicurezza dei connazionali e la gestione delle emergenze, fino agli interventi operativi.
Attraverso una Sala situazioni operativa 24 ore su 24 l’Unità di crisi riscontra richieste di assistenza da parte di cittadini coinvolti in particolari emergenze. Il contatto diretto con i connazionali avviene attraverso due siti: 1) www.viaggiaresicuri.it, che offre indicazioni di viaggio relative alla situazione socio-politica del paese che si intende visitare; 2) www.dovesiamonelmondo.it, che consente agli italiani che si recano all’estero di segnalare gli estremi del proprio viaggio onde facilitare interventi di soccorso in caso di gravi emergenze.
Convegno “I corridoi umanitari. Il ruolo della società civile nella gestione del fenomeno migratorio”
Il convegno presenta un innovativo progetto di collaborazione tra pubblico e privato – realizzato su iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, della Tavola Valdese e delle Chiese Evangeliche, con la collaborazione di Ministero degli Affari Esteri e Ministero dell’Interno – che ha permesso l’arrivo in Italia di migranti in condizione di particolare vulnerabilità.
INFORMAZIONI PRATICHE
I percorsi di visita
È possibile prenotare una visita guidata del Palazzo della Farnesina martedì 29 e mercoledì 30 novembre attraverso questo link, scegliendo uno dei percorsi proposti, negli orari disponibili:
Martedì 29 novembre
a) Piano nobile e mostra Anni ’80 e ’90
b) Piano nobile, mostra sul cantiere della Farnesina e mostra Sistema
Mercoledì 30 novembre
a) Piano nobile e mostra Anni ’80 e ’90
b) Piano nobile, mostra sul cantiere della Farnesina e mostra Sistema
c) Mostra Italia Mediterranea e Unità di crisi
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