di Tommaso Maria Patti
Quasi puntuale alle 18 di venerdì, 18 maggio, nei confortevoli locali del caffè letterario Mangiaparole di Roma, in via Tito Manlio Capitolino, si è svolto un evento culturale piuttosto insolito, e quindi a maggior ragione interessante: Fausta Genziana Le Piane ha presentato non uno, non due, ma ben tre sue recentissime creature letterarie. Il posto è delizioso: una conchiglia che di volta in volta ospita una perla diversa della cultura contemporanea. I padroni di casa si occupano di libri a tempo pieno, proponendo libri di tutti, scrivendone di propri e pubblicandone di altri. Vi si può bere un prosecco, assaggiare un antipastino, o anche partecipare a un gioco da tavolo se si vuole.
Fausta è quella che già conosciamo, certo, ma è sempre più… Fausta, se così si può dire. Si tratta di un personaggio eclettico, senza freni conformistici e limiti geografici, protagonista della cultura e dell’arte contemporanee. La nostra autrice, a partire da quella vera poetessa che è, si è già da tempo dedicata anche alla prosa dei suoi pregevoli racconti, alle arti figurative fra cui il collage, al giornalismo professionale oltre che a quello del cuore, alla saggistica, alla critica letteraria, all’interesse per l’arte culinaria. Spazia dalla cultura locale della Sabina e della Calabria a proiezioni internazionali dei suoi interessi in Francia, Romania, … Ma certamente dimentico qualcosa. Il modo di dire “una ne fa e cento ne pensa” si sarebbe dovuto inventare per lei se non fosse già esistito. E questa volta ne ha fatte delle belle. Fausta si è letteralmente fatta in tre, proponendoci, appunto, tre pocket deliziosi:
Il primo, “Stazioni Gares” (Edizioni EventualMente, 2011), con prefazione di Patrick Blandin (Université de Toulouse et de Bordeaux), propone una raccolta di preziose liriche frutto della straordinaria sensibilità dell’autrice. Le stazioni, se ci si pensa, sono punti di incontro dello spazio e del tempo. Punti magici. Da lì partono viaggi in tutte le dimensioni comprese quelle della fantasia, dell’immaginazione e della malia di un verso. Ecco allora che in questi punti magici si tuffano volentieri i poeti come Fausta per viaggiare senza limiti a livelli inusuali.
“Interviste a poeti d’oggi” (Edizioni EventualMente, 2010) è un volumetto minuscolo nelle dimensioni, ma denso di intelletto, cuore, parole, idee, sentimenti, che propone, appunto, una serie di interviste a protagonisti della poesia contemporanea del calibro di Giorgio Barberi Squarotti, Vannella Butera in rappresentanza del fratello Vittorio, Corrado Calabrò, Giorgio Carpaneto, Italo Evangelisti, Dante Maffia, Dacia Maraini, Gabriella Quattrini, Paolo Ruffilli, Maria Luisa Spaziani. Un testo così fatto, con un esempio di composizione poetica al termine di ciascuna intervista, lungi dall’essere destinato esclusivamente agli addetti ai lavori, cui comunque piacerà moltissimo, ha il pregio di risultare accessibile, utile e gradevole anche a quelli (e sono tanti) cui la poesia piace di meno. Anzi, questi li cattura…
“La meraviglia è nemica della prudenza” (Edizioni EventualMente, 2012), con prefazione di Paolo Ruffilli, completava magnificamente il fuoco d’artificio della creatività di Fausta. Si tratta di un invito alla lettura de “L’arte della gioia” di Goliarda Sapienza. L’autrice catanese morta a Gaeta da qualche decennio, pur avendo pubblicato altri lavori prima, ha avuto successo postumo con questo romanzo di formazione nell’ultimo decennio. Quando io lessi “L’arte della gioia”, ricevuto in regalo da un amico di Gaeta, ne rimasi affascinato e sconvolto. Capii subito che si trattava di opera di alto livello da regalare a persone dotate di grande sensibilità e pensai subito a Fausta. Evidentemente ho colpito nel segno se Fausta, donna straordinaria e poetessa dell’anima, ha voluto dedicare un libro a quell’altra donna affascinante e particolare pure lei che è stata Goliarda. Oggi Goliarda Sapienza è apprezzata in tutto il mondo e Fausta ce ne dà la sua lettura.
I tre libri di Fausta Le Piane sono stati presentati, con competenza e trasporto travolgente e simpatico, dal prof. Plinio Perilli, poeta, critico e saggista. L’uditorio, letteralmente catturato, sarebbe rimasto ad ascoltarlo ancora a lungo. L’attrice catanese Evelyn Famà, bella e brava, ha letto con grande intensità interpretativa poesie, brani in prosa, biografie. Qualunque cosa le davi la trasformava in recitazione di alto livello.
L’intervento di Fausta, volto soprattutto a condividere alcune sue emozioni, tra cui un ricordo del padre e un pensiero affettuoso a Italo Evangelisti, venuto a mancare di recente, è stato ridotto al minimo visto che l’autrice si è espressa e in misura generosa coi suoi scritti.
Monia Mariani, poetessa e critica, rappresentava la casa editrice “EventualMente” di Nicola Rampin, con sede a Comiso (RG). EventualMente è una realtà giovanissima ma aggressiva, che tratta opere di buon livello qualitativo e realizza libri di altrettanta qualità editoriale. Monia ha introdotto e presentato i personaggi intervenuti, ha coordinato la serata e, dopo aver lasciato spazio ad un paio di interventi del pubblico, ha chiuso i lavori invitando alla lettura dei testi, cosa che faccio anch’io, letteralmente innamorato di tutto ciò che è accaduto in queste poco meno di due ore godibilissime.
Tommaso Maria Patti
A proposito di Goliarda Sapienza e L’arte della gioia
Cara Genziana,
hai realizzato una pubblicazione davvero “importante” su un’opera molto significativa -e su un suo personaggio vagamente autobiografico- di una scrittrice specialissima, di intelligenza incandescente. L’empatia fra Goliarda e Modesta diviene fonte di sapere, che orienta l’esperienza stessa del romanzo. Tu sei riuscita a far risaltare in modo, direi, naturale, sapiente, articolato e profondo, gli aspetti forti di una soggettività originale e di una vita, che sfugge a qualsiasi categoria. Hai strutturato l’appendice in forma personalissima e interessante al punto che essa risulta parte integrante del tuo lavoro e suo valore aggiunto. Mi complimento con te per la scelta stessa dell’autrice, che io amo moltissimo, della quale “invidio” il potenziale di libertà e sulla quale ci sarà ancora molto da scoprire.
Con stima e amicizia
Merys
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