A Toronto si è celebrata la Festa Internazionale della Donna nella cornice della Galleria del Columbus Center, alle ore 14.00 del 5 marzo.
L’iniziativa, promossa dalla Commissione Scuola Cultura e Formazione e dalla sotto-Commissione “Pari Opportunita’”, ha inteso celebrare la Donna Italo-Canadese di successo.
Coordinatrice era Angela Capozzolo, presidentessa delle “Pari Opportunita’”, “Scuola Cultura e Formazione”.
Erano presenti nel ruolo di relatrici: la senatrice Maria Grazia Pagano, la ministra Sandra Pupatello, la docente universitaria Franca Iacovetto, la produttrice e sceneggiatrice Alessandra Piccione, l’avvocatessa Ivana Baldelli di Ottawa, l’imprenditrice import/export di Danza e Musica Classica, Ann Summers Dossena.
La conferenza è stata condotta veramente al femminile, nel senso che ogni oratrice ha inserito nel suo discorso osservazioni dedotte da esperienze personali.
Un interessante punto di collegamento dei vari discorsi è stata l’evidenziazione del ruolo rappresentato dalle donne emigrate della I generazione, più nascoste, meno “pimpanti”, ma caposaldo di italianità, nel preservare la memoria delle radici, e ponte verso il futuro, nel sostenere la scalata all’istruzione e alla riuscita professionale dei figli.
altro denominatore comune è risultato essere quello dell’attenzione rivolta allo studio. In tutte le famiglie di emigrati italiani la pressione alla buona riuscita negli studi è sempre stata ed è molto forte.
L’appassionato e sincero contributo della senatrice Pagano ha sollevato un’obiezione in merito all’importanza da lei attribuita alla “femminilita’” anche nella politica. Il suo ottimismo non era condiviso da un’interlocutrice, che ha obiettato come non sempre il femminile implica perfezione, citando esempi concreti.
La pronta risposta della senatrice nell’esplicitare il suo pensiero è stata accompagnata da un’ovazione entusiasta da parte del pubblico. In sostanza la politica al femminile significa fedeltà ai criteri di discernimento e di azione tipicamente femminili (pace, concretezza… ecc). La donna in politica deve restare una donna. Di notevole interesse è risultato l’intervento dell’avvocatessa Ivana Baldelli, che ha tracciato la storia delle conquiste femminili delle emigrate, esemplificandola con la sua vivace esperienza di vita.
Molto opportuno è risultato il suo consiglio di non dimenticare i ruoli di genitori. La conquista dell’indipendenza economica e della liberta’ non autorizza la trascuratezza nei confronti dei figli, quale le è stato dato verificare nel suo ruolo di Educatrice.
Sono stati proiettati brevi stralci de films della produttrice Dottoressa Piccione, che hanno suscitato interesse. La manifestazione si è conclusa con l’intervento della soprano Lisa Di Maria, che ha cantato arie di Puccini, accompagnata da Sabatino Vacca.
La manifestazione si puo’ definire ben riuscita, anche se aleggia nell’aria l’obiezione dell’interlocutrice del pubblico circa la pretesa assoluta positività della donna in politica.
E’ evidente che una politica al femminile può cambiare la realtà, introducendo concretezza, passione, esuberanza, con i limiti che ogni essere umano, maschio o femmina, ha.
La politica, come ogni altra attività, implica senso di responsabilità e rigore morale, sia essa condotta al maschile o al femminile.

Antonia Chimenti

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