di Pina Nuzzo
l’immagine è presa dal sito
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Flavia e Sandra Busatta hanno messo on line il loro archivio “ formato da documenti, manifesti, fotografie, archiviati allora e custoditi gelosamente per anni”. Metterli in rete è come farli esistere per sempre – femministe per sempre, appunto – senza essere espropriate della memoria. Fare storia è un’altra cosa, ma i materiali sono lì, a disposizione di storiche e ricercatrici.
Scelte come questa – nuova, ma non isolata – avranno, nel giro di poco tempo secondo me, una ricaduta rispetto al modo tradizionale di archiviare, di gestire e di acquisire fondi personali. Non ho una competenza scientifica in materia, ma la mia storia nell’Udi mi ha fatto vedere in concreto, fin dagli anni settanta, quanto sia pericoloso legare indissolubilmente la gestione di un archivio alla politica; fisiologicamente soggetta a cambiamenti.
La scelta delle sorelle Busatta è un invito a riflettere per chi si occupa di archiviazione. Sul sito scrivono: “È stata sempre ferma volontà delle detentrici dell’archivio rendere questo materiale, conservato con amore, accessibile a tutte e tutti gratuitamente. Oggi la tecnologia informatica e Internet permettono di farlo per un pubblico molto più vasto di quanto i sogni più sfrenati di allora avrebbero mai fatto sperare e di quanto il mero deposito del materiale originale presso una pubblica istituzione potesse permettere. L’unica cosa che chiediamo è che chi dovesse utilizzare il materiale citi la fonte”.
Visitare Femminismo ruggente può essere fruttuoso per quante non hanno vissuto quegli anni, è stato emozionante per me che li ho vissuti. Grazie sorelle Busatta!
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