(di Michele Esposito)

Le inondazioni del Ladakh, la guerriglia nel Caucaso settentrionale, la violenza dei distretti orientali della Colombia. Ecco come, per gli italiani, le ferie d’agosto possono trasformarsi in una trappola. La Farnesina, attraverso il sito ‘viaggiaresicuri.it’, fornisce a chi si appresta a partire per mete piu’ o meno esotiche, un vademecum che evidenzia i rischi ai quali puo’ andare incontro il viaggiatore. Dagli Emirati Arabi Uniti alla Grecia, i pericoli sono variegati e, in molte aree del Pianeta, invitano alla prudenza il turista incauto. Le alluvioni che nei giorni scorsi hanno devastato la regione indiana del Ladakh collocano il ‘piccolo Tibet’ in cima alla ‘black list’ delle mete turistiche per gli amanti del trekking e del buddismo. Ma, per agli appassionati dell’India, la Farnesina avverte che, anche quest’estate, il rischio di attacchi terroristici e’ alto, come dimostra l’attentato che lo scorso febbraio colpi’ la citta’ di Pune, uccidendo un’italiana. Al pari dell’India, anche per la Russia la stagione turistica e’ incappata in un’estate nera, segnata da devastanti incendi. E se Mosca oggi si e’ risvegliata in un clima fresco e senza la coltre di fumo che l’aveva avvolta nei giorni scorsi, in altre regioni invase dalle fiamme, come quelle della Nizhny Novgorod, persiste lo stato di emergenza. Il Caucaso settentrionale, infine, per ”i numerosi scontri a fuoco” e la persistente ”instabilita”’ e’ entrato nella categoria ‘zone a rischio’, insieme alle Repubbliche di Cecenia, Inguscezia, Daghestan e Ossezia del Nord. Criminalita’ e instabilita’ politica invitano alla cautela chi intende recarsi in diversi Stati. In Kirghizistan, ad esempio, sono sconsigliati viaggi nelle zone meridionali, dove solo tre giorni fa e’ stato revocato il coprifuoco. Le periferie di Kuwait City, il porto del Pireo, in Grecia, e le grandi citta’ del Kazakhstan sono luoghi dove non e’ raro essere vittima di rapine o di aggressioni. Le regioni orientali della Colombia, invece, potrebbero tramutarsi in un vero e proprio inferno per il visitatore: le aree al confine con il Venezuela sono infatti tuttora teatro di ”movimenti armati illegali”. E, di recente, nella regione, si e’ verificata una recrudescenza di febbre dengue. A volte poi, il pericolo si nasconde dietro le azioni in apparenza meno rischiose. Noleggiare un’auto in Laos, richiede, per la Farnesina, una certa attenzione, sia per la qualita’ dei veicoli sia per la circolazione caotica e senza regole. Consumare marjuana per le strade di Dubai, puo’ portare direttamente alla prigione. Negli Eau, infatti, la produzione, il consumo e il possesso di sostanze stupefacenti, anche in quantita’ minime, ”sono severamente puniti”. In Ucraina, invece, il ministero degli Esteri raccomanda ”di diffidare di incontri occasionali, evitando di farsi portare in un luoghi sconosciuti”: chi pratica il turismo sessuale insomma, e’ avvertito.ANSA 13-AGO-10

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