All’Auditorium Parco della Musica dal 16 al 24 ottobre 2015 torna la decima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Con l’arrivo del nuovo direttore artistico, Antonio Monda, l’iniziativa capitolina lascia l’appellativo “festival” e diventa “festa”, all’insegna «della qualità, della discontinuità e della varietà».
Già nel 2014, l’ultimo anno di direzione di Marco Müller, si fecero passi importanti per trasformare la manifestazione: sparirono le Giurie e i Premi furono di molto ridotti rispetto alle passate edizioni. Lo scorso anno il pubblico fu un grande protagonista potendo scegliere il miglior film di ogni categoria (Gala, Cinema d’Oggi, Mondo Genere e Cinema Italia) assegnando il Premio del Pubblico BNL.
Con Antonio Monda, che rimarrà in carica per tre anni, si fa un passo in più verso la determinazione dell’identità della kermesse romana. Dimenticate del tutto le Giurie, spariscono anche Premi e Categorie: ci sarà un’unica Selezione Ufficiale con 37 film (circa la metà rispetto al 2014) e l’unico riconoscimento assegnato sarà il Premio del Pubblico BNL al miglior film. Depennato anche il classico cerimoniale, ma non il red carpet. Tuttavia, non si conoscono ancora tutti i protagonisti che lo calcheranno. Nomi certi, per ora, sono quelli di Jude Law, Monica Bellucci e Hellen Page. Grande assente già annunciato è il regista Paul Thomas Anderson (alla Festa con Junun).
Tra i 37 film della Selezione Ufficiale anche due serie tv: la seconda stagione di Fargo di Randall Einhorn e Fauda di Assaf Bernstein. Non una novità per la Festa, che nel 2014 aveva steso il tappeto rosso per Clive Owen protagonista, nei panni del medico John Thackery, della serie tv The Knick diretta da Steven Soderbergh.
Interessante è l’alleanza con il London Film Festival di cui Clare Stewart è la direttrice. Infatti, in più di un’occasione Monda e Stewart avevano adocchiato gli stessi titoli (l’atteso The Walk di Robert Zemeckis, ad esempio). Hanno allora deciso di «condividere gli inviti, alternando le date delle anteprime dei film». Di tale decisione beneficeranno soprattutto gli spettatori di Londra e Roma che non dovranno rinunciare a film interessanti a causa della «logica miope, arrogante ed egoista dell’anteprima».
Ma se con il Festival di Londra è stata stretto tale accordo, è il New York City International Film Festival la musa per questa rinnovata edizione della Festa del Cinema di Roma. Il Festival della Grande Mela, infatti, conta solo 24 film in gara. Ma vengono presentati come i 24 migliori film dell’anno. È in quest’ottica che Antonio Monda presenta al pubblico romano i suoi magnifici 37 (da 24 Paesi).
Tra gli appuntamenti in sala più attesi, al di fuori della Selezione Ufficiale, ricordiamo la retrospettiva dedicata alla Pixar Animation Studios, «una delle realtà più importanti e rivoluzionarie degli ultimi anni» secondo Monda. Verranno proiettati: Inside Out (al cinema da pochi giorni e già record di incassi), Toy Story (1-2-3), Wall-E, Brave, Gli Incredibili, Ratatouille, Cars (1-2), A Bug’s Life, Monsters & Co. e Monsters University; e ancora: Up, Alla ricerca di Nemo.
Per la serie Incontri Ravvicinati, invece, ci saranno personaggi del calibro di Law, Frances McDormand e Joel Coen, Paolo Sorrentino (che proporrà La Grande Bellezza con 40 minuti inediti), Renzo Piano, Wes Anderson e Donna Tartt, William Friedkin e Dario Argento, Todd Haynes, Riccardo Muti, Carlo Verdone e Paola Cortellesi.
Per bambini e ragazzi (ma non solo per loro) torna anche l’appuntamento con la tredicesima edizione di Alice nella città, / sezione autonoma e parallela, che affida tre opere in coproduzione con la Festa del Cinema: A Childwood di Philippe Claudel, Il piccolo principe (ispirato all’omonimo libro di Antoine de Saint-Exupéry) diretto da Mark Osborne e Campo Grande di Sandra Kogut.
Infine, il capitolo location. Per questioni burocratiche, all’interno dell’Auditorium la kermesse perde la sala più importante: la Santa Cecilia. Esternamente, invece, perde il Cinema Barberini ma guadagna altre sale sparse per la città: Casa del Cinema (L.go Marcello Mastroianni 1), Cinema Eden (via Cola di Rienzo 74/76), Cinema Alcazar (via Cardinale Merry del Val 14), Cinema Trevi (vicolo del Puttarello 25), Cinema Greenwich (via Giovanni Battista Bodoni 59), Cinema Aquila (via l’Aquila 66), Cinema Avorio (via Macerata 12), Cinema Atlantic (via Tuscolana 745), Cineland Multiplex (viale dei Romagnoli 515, Lido di Ostia RM). Confermato il MAXXI (via Guido Reni 4/a). È anche già online il programma completo con tutte le informazioni necessarie.
«È una festa la vita, viviamola insieme». Lo diceva Marcello Mastroianni in 8 1/2, lo ha ripetuto Antonio Monda in conferenza stampa martedì scorso (tra il pubblico anche il Sindaco di Roma Ignazio Marino e il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti). Difficile immaginare questa Festa senza l’accanito folklore del red carpet, che verrà sì calcato da personaggi importanti ma desta un po’ di preoccupazioni e borbottii. D’altra parte, a Roma mancava un’identità. Ha dalla sua la storia (non a caso è candidata come Città Creativa UNESCO per il Cinema), però le manca il fisico (e il budget) per essere un Festival. Può essere altro, e allora: che la festa cominci… (Giulia Gabriele)
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