“In occasione della Giornata Internazionale della donna gli spazi culturali di Roma Capitale – Casa della Memoria e dellaStoria, Sala Santa Rita, Nuovo Cinema Aquila, Casa dei Teatri, Casa delleLetterature, la Rete Casa dei Teatri e della Drammaturgia Contemporanea, i Centri Culturali delle Periferie e le Biblioteche di Roma – offrono unaricca programmazione di iniziative che affrontano molteplici tematiche al femminile”. Lo comunica in una nota il Campidoglio. “Le battaglie sui diritti
civili degli anni ’70 alla Casa della Memoria e della Storia. Performance provocatorie e spiazzanti di Tomaso Binga – pseudonimo maschile di Bianca Menna – alla Sala Santa Rita – prosegue la nota – Documenti filmati sulla condizione femminile ieri ed oggi, dall’ arte femminista di Via del Governo Vecchio alla violenza contro le donne durante i conflitti e nella vita quotidiana al Nuovo Cinema Aquila. Un racconto di teatro al femminile a partire dallo spettacolo The plot is the revolution alla Casa dei Teatri. Una mostra, letture e riflessioni critiche dedicate al pensiero creativo femminile alla Casa delle Letterature in collaborazione con Incontri ad Eèa
e con la rivista Nuovi Argomenti. Ed è ancora il lavoro delle donne ad essere messo in scena alle Scuderie Villino Corsini, al Teatro Villa Torlonia, al Teatro Biblioteca Quarticciolo, al Teatro del Lido di Ostia e al Teatro Elsa Morante. Proiezioni, incontri, danza e la mostra nomade SINtHOMO nei 3 Centri Culturali delle Periferie Elsa Morante, Aldo Fabrizi e Gabriella Ferri. Il tema “Ispirare il cambiamento” è il filo conduttore delle tante iniziative – incontri, proiezioni, presentazioni di libri, musica e letture, appuntamenti per bambini – in programma presso le Biblioteche di Roma”. (06 MAR 14)
8 marzo: Se non ora quando, Governo cambi davvero verso
“I bisogni reali delle donne devono essere riconosciuti”
“Abbiamo considerato un primo passo la nomina di otto ministre, ma ci chiediamo che fine abbia fatto la parita’ di genere nella scelta dei sottosegretari. E’ tempo di passare dai numeri alle politiche, che non sono neutre. Il verso va cambiato in profondita’”: comincia cosi’ una lettera aperta del coordinamento nazionale ‘ Se non ora quando’ al Governo, resa nota in occasione dell’ 8 marzo.
“La battaglia per la parita’ di genere – dicono le donne di Snoq – non deve essere affidata alla buona volonta’ o alle convenienze contingenti, si sostanzia di politiche nuove.
Nonostante le politiche degli ultimi anni, silenziose se non addirittura ostili, le donne sono andate avanti, in forte solitudine, cercando di tenere insieme i piani di una vita da funambole: lavoro, figli, cura. Ma ora chiedono che i loro bisogni reali siano riconosciuti cosi come la loro forza, i loro talenti e le loro competenze e professionalita’”.
Snoq chiede quindi al Governo di mettere al centro della sua azione alcune priorita’: occupazione femminile (retribuzioni, carriere, posizioni apicali, ridurre la precarieta’); una legge sulle ‘ dimissioni in bianco’; risorse per il welfare, il cui peso ricade tutto sulle spalle delle donne, e miglioramento della rete dei servizi; assegno di maternita’ per tutte le donne; finanziamento dei piani antiviolenza; piena applicazione della legge 194 (aborto). Infine, Snoq chiede al Governo e al Parlamento di verificare sempre, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro composto da esperte, l’ impatto di genere di tutte le proposte di legge e dei provvedimenti di tutti i Ministeri, a partire dalla nuova legge elettorale “che deve garantire i principi democratici contenuti nella nostra Carta Costituzionale, con l’ alternanza donna-uomo nelle candidature e pari capolista, e per la quale vogliamo un voto palese in Parlamento”.
“Senza le donne – concludono – il Paese non potra’ mai uscire dalla crisi e crescere”. (ANSA, ROMA, 6 MAR 14).
Commenti