DONNE. VITTIME VIOLENZA, PETIZIONE PER TUTTI GLI AIUTI POSSIBILI
PROMOSSA DA DIRETTRICE ‘NOI DONNE’; HANNO FIRMATO BASTICO E COMENCINI
‘1.000 FIRME, E LA CONSEGNEREMO IN PARLAMENTO’

(DIRE) Roma, 13 lug – Fornire aiuti alle vittime a tutti i livelli (giuridico, sanitario, psicologico, professionale e finanziario), creare sezioni specializzate presso i Tribunali, con competenze civili e penali, dedicate alla lotta contro la violenza di genere. E ancora: implementare un sistema che consenta meccanismi facilitati per il ritiro di pubblicita’ sessiste e discriminatorie, progettare interventi formativi di sensibilizzazione all’uguaglianza e contro la violenza di genere nei programmi scolastici e sui luoghi di lavoro pubblici e privati e finanziare e potenziare i Centri antiviolenza in Italia. Queste le richieste della petizione a favore delle donne vittime di violenza promossa da Tiziana Bartolini, direttrice di ‘Noi donne’ (portale dedicato all’universo femminile) e da diverse politiche, fra cui Daniela De Pietri, Cinzia Principi, Stefania Gasparini, Francesca Cocozza, Eola Papazzoni, consigliere comunale Ds-Ulivo di Carpi, Lorena Borsari, consigliera comunale Gruppo consigliare indipendente Carpi.Sono al momento 182 le firme raccolte via web (www.noidonne.org) che raccolgono le adesioni di insegnanti, liberi professionisti, giornalisti scrittori e pensionati e circa 500 quelle raccolte via cartacea nella provincia di Modena, fra cui la firma di Mariangela Bastico, vice ministro all’Istruzione, e quella della regista Cristina Comencini. “Ma la raccolta e’ in progress: quando arriveremo ad averne mille le presenteremo in Parlamento”, sottolinea Daniele De Pietri.
Secondo una ricerca Eures, infatti, sono le donne le vittime principali della violenza domestica: un omicidio su quattro in Italia avviene in famiglia tra le mura domestiche (187 nel 2004). “Senza contare che gli omicidi sono solo la punta dell’iceberg della violenza di genere -spiega Tiziana Bartolini- per ogni donna uccisa infatti ce ne sono tante che subiscono ogni giorno umiliazioni e vessazioni”. Il problema, per il gruppo di donne che sostengono la petizione da inviare al Parlamento, e’ nella societa’: “Troppo spesso gli omicidi di donne vengono giustificati e letti come gesti di uomini disperati che non sono riusciti a sopportare il dolore e il peso della separazione, per troppo amore, per troppo attaccamento -continua Bartolini- non e’ vero. Si tratta piuttosto di manifestazioni derivate da profondo egoismo e dalla incapacita’ di alcuni uomini di slegarsi da una visione della donna arcaica e non piu’ riproponibile al giorno d’oggi”.

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