E’ ancora inverno…
fradice foglie, giallastre e scure
impregnano la pelle e i sensi,
vogliosi di aria fresca e asciutta,
di umidi odori ormai stantii.
Non è ancora primavera…
anche se, qualcosa sta mutando,
dentro il battito profondo
attecchito negli umori,
ballerini e ancor piangenti,
di emozioni sorpassate e démodé.
Come sfoltire e sradicare…
le restanti foglie morte e secche,
dall’incorporeo giardino
di questo vecchio sentimento.
E diffondere luce e gioia,
con un timido, eppur sfrontato
raggio di sole,
che rischiari la penombra
ed asciughi il pianto,
di questo cuore, fragile e volubile,
indebolito e scosso
da sussulti e turbamenti viscerali!

Wanda Allievi

 

 

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