Dopo Colussi, Balocco, Esselunga, Carrefour, Unes buon ultimo arriva Mulino Bianco. Spesi 10 milioni per dire che l’olio tropicale è buono e salutare
Olio di palma, centinaia di biscotti hanno cambiato ricetta
Dopo avere speso 10 milioni di euro per spiegare agli italiani che l’olio di palma fa bene alla salute e all’ambiente, adesso le aziende alimentari fanno a gara per dire ai consumatori che non lo usano più. L’avventura dell’olio tropicale spinta fino all’esasperazione da Aidepi (a nome di tutta l’industria del settore che lo impiegava per il 95% dei biscotti e merendine) è finita. L’aspetto più sconcertante riguarda Barilla che in pochi mesi ha fatto un vertiginoso salto di barricata. Dopo avere partecipato insieme a molti altri marchi alla più costosa campagna pubblicitaria alimentare del dopoguerra per promuovere l’olio di palma (costo complessivo 8-10 milioni di euro) ha cambiato idea. Dopo 6 mesi dall’ultimo spot, l’azienda ha avviato una massiccia campagna sul piccolo schermo e sui giornali per annunciare ai consumatori che Mulino Bianco abbandona l’olio di palma, voltando così le spalle ai compagni di cordata. Fino ad ora i prodotti Mulino Bianco rinnovati sono 70, ma entro l’anno la riconversione dovrebbe essere quasi totale. Mulino Bianco arriva buon ultimo dopo marchi come: Balocco, Misura, Plasmon, Colussi, Esselunga, Carrefour, Unes e altri che da molto tempo avevano annunciato il cambio di ricette. Di pochi giorni fa il comunicato di Coop che ha promesso entro i mesi di settembre e ottobre 2016 di convertire tutto l’assortimento di biscotti, merendine e pani. (Roberto La Pira)
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