(ASCA-AFP) – Londra, 2 feb – Le donne britanniche sono vittime di una discriminazione ‘scandalosa’ sul luogo di lavoro quando decidono di avere un bambino. Lo denuncia un rapporto della Commissione delle pari opportunita’ pubblicato oggi. Delle 441mila donne che ogni anno vivono una gravidanza, circa 30mila, il 7%, sono licenziate o costrette alle dimissioni. Nel corso di una inchiesta condotta fra maggio e giugno 2004, il 45% delle donne intervistate hanno dichiarato di aver subito una qualche forma di discriminazione in ragione della loro particolare situazione. Il 21% subisce un decurtamento economico non concordato o non previsto. A fronte delle condotte consapevolmente illegali, segnala comunque il rapporto, vi e’ un gran numero di aziende che non e’ consapevole e non conosce le responsabilita’ che su di esse ricadono in ordine alla tutela delle loro dipendenti in gravidanza. Si segnala dunque la necessita’ di una maggiore informazione. Le donne britanniche hanno diritto a sei mesi di congedo di maternita’, sei settimane delle quali pagate al 90% del salario e il resto con un versamento di 100 sterline (circa 640 euro mensili). Esse hanno inoltre diritto ad altri sei mesi di congedo supplementari non remunerati. Il datore di lavoro non puo’ mai procedere al licenziamento in questo periodo di tempo.

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