BERLINO, 3 FEB – La Germania non imporra’ soglie minime di donne-manager ai vertici delle aziende contro il decennale problema della loro mancanza in queste cariche: e’ questa la posizione della cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu), che boccia cosi’ la proposta della sua compagna di partito e ministra del Lavoro, Ursula von der Leyen. Nel Paese si discute da tempo sulle cosiddette ‘quote rosa’ nel management delle societa’, ma la questione e’ diventata di particolare attualita’ alla luce di un recente studio secondo cui le donne occupano solo il 2,2% delle posizioni chiave nelle 100 principali societa’ quotate in Borsa. Proprio in seguito alla pubblicazione di questo studio, la Von der Leyen ha proposto l’introduzione delle quote, ma l’idea non e’ piaciuta a molti nella maggioranza ed e’ stata respinta dalla Merkel. Il portavoce del governo, infatti, ha detto chiaramente che in Germania ”non verranno imposte legalmente quote” per le donne nei management societari. Almeno non adesso. Una decisione questa, secondo la stampa, che potrebbe essere legata anche ai numerosi appuntamenti elettorali regionali di quest’anno. Fatto sta che la leader conservatrice preferisce aspettare, senza pero’ fissare una tabella di marcia concreta per la ripresa del dibattito. Da parte loro, alcune aziende hanno preso l’iniziativa e si preparano ad accogliere un maggior numero di donne nel proprio management. Come ha fatto l’anno scorso il colosso delle telecomunicazioni Deutsche Telekom, che si e’ impegnato a garantire alle donne il 30% delle posizioni di medio e alto livello entro il 2015. Intervistato dal quotidiano Rheinischen Post, il ministro dell’Economia, Rainer Bruederle (Fdp), si e’ schierato oggi a favore del sistema volontario, sottolineando che serve un ‘Patto per le donne’ tra pubblico e privato per risolvere il problema. Tuttavia, secondo la Von der Leyen questo sistema non ha mai funzionato – come dimostrano le statistiche – e non funzionera’ neanche in futuro. (ANSA 03-FEB-11)

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