New York, 27 feb. (Ap) – C’è chi non ha dimenticato. Le migliaia di vittime, in primo luogo, ma anche una coscienza collettiva che si ribella alla brutalità ingiustificabile anche con la guerra. Così, nonostante siano passati ormai oltre 60 anni dai fatti, negli Stati Uniti è stata illustrata oggi una campagna per spingere le autorità giapponesi a chiedere scusa per l’utilizzo delle “donne di conforto” nella seconda guerra mondiale.
V-Day, un movimento contro la violenza nei confronti delle donne fondato dall’autrice dei “Monologhi della vagina” Eve Ensler, intende fare pressioni perche’ il governo nipponico torni sulla sua decisione di non fornire risarcimenti alle schiave sessuali, oltre 200mila secondo alcune stime, sfruttate dall’Esercito imperiale durante il secondo conflitto mondiale.
Erano per lo più coreane, filippine, ma anche indonesiane, cinesi e olandesi. Furono costrette a seguire le truppe d’occupazione giapponesi, in condizioni di sopravvivenza subumane, e a giacere anche con 50 e più uomini al giorno.
“Sono stata incredibilmente commossa dalla loro lotta”, ha commentato Ensler presentando l’iniziativa. “Sono donne – ha aggiunto – splendide. Hanno una grande dignità e saggezza. Le loro vite sono state un inferno e non hanno avuto giustizia”.
Da anni le sopravvissute alla guerra, dopo essersi a lungo nascoste per evitare i pregiudizi nei loro paesi d’origine, cercano un risarcimento, un riconoscimento da Tokyo.
“Se il governo giapponese ammettesse quanto è accaduto e dicesse che ne è dispiaciuto, sarebbe un’affermazione molto profonda per tutto il mondo”, ha commentato ancora l’autrice.
V-Day è un movimento globale nato nel 1998, il giorno di san Valentino, con una rappresentazione di beneficenza dei Monologhi della vagina, che sono una piece basata sulle interviste di oltre 200 donne le quali raccontano le loro esperienze con la sessualità.
Dallo scorso anno, V-Day ha effettuato 2.300 rappresentazioni di beneficenza per un totale di circa 20 milioni di euro.
L’iniziativa verà lanciata domani all’Hotel Plaza presso le Nazioni Unite a New York, in concomitanza con una sessione della Commissione Onu sullo stato delle donne. V-Day intende dare visibilità alle campagne, in corso da anni, di gruppi di ex donne di conforto dell’esercito nipponico in Corea del Sud, Filippine,Giappone, Indonesia, Timor Est e Olanda.
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