Palermo, 18 set. – (Adnkronos) – Solidarieta’ ai magistrati ”oggetto di una campagna di denigrazione e delegittimazione” viene espressa all’Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia, nel giorno in cui le toghe si fermano per quindici minuti.
Presieduta da Giovanna Terranova, vedova del giudice ucciso da Cosa nostra, l’Associazione ha partecipato questa mattina all’assemblaindetta dall’Anm distrettuale di Palermo.
”Temiamo sempre di piu’ – dicono le donne – che quanto accade sia frutto di una strategia politica e istituzionale che ha l’obiettivo di cambiare natura alla Repubblica nata dalla Resistenza, in sintonia con nuovi e diffusi orientamenti antidemocratici”.
”Prima che sia troppo tardi – aggiungono – reagiamo e respingiamo questa strategia, rompiamo il silenzio e l’indifferenza come nei momenti migliori della nostra storia, quando abiamo fatto sentire la nostra voce”.
(Adnkronos) – Le donne dell’Associazione per la lotta contro la mafia, la cui vicepresidenza e’ affidata all’ex sindaco di San Giuseppe Jato, Maria Maniscalco, si dicono ”allarmate” per ”gli attacchi continui e sempre piu’ duri nei confronti della magistratura”, ”cosi’ come ci preoccupano certe leggi che lacerano il principio di uguaglianza dei cittadini e non garantiscono la certezza della pena”.
”Vediamo questi comportamenti – sostengono – come una volonta’ di rottura dell’equilibrio tra i poteri, come tentativo di demolire le aspettative di giustizia dei cittadini comuni e il sintomo di un processo degenerativo che puo’ portare a una societa’ illiberale”
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