“E` pericoloso mostrare all’uomo la sua somiglianza con gli animali, senza mostrargli pure la sua grandezza. Ed è ancora più pericoloso ignorare l’una e l’altra cosa, ma è molto vantaggioso presentargliele entrambe”
Blaise Pascal, Pensieri (693)

Vita e pensiero
Blaise Pascal (1623- 1662) è noto per i suoi studi e per le sue precoci scoperte nel campo scientifico. A undici anni compone un trattato di acustica, a dodici un trattato di geometria, a sedici un saggio sulle figure coniche. A diciotto concepisce e realizza l’antenata della calcolatrice. Diviso fra la vita mondana e la frequentazione dei giansenisti, i religiosi sostenitori della predestinazione, Blaise Pascal realizza la sua personale visione del mondo, ispirata dalla fede nel Cristianesimo, presentato in termini accattivanti per la sua cerchia di amici “libertini”. La morte precoce all’età di trentanove anni gli impedisce di portare a compimento la sua opera più nota, i Pensieri. Tuttavia ciò che resta permette di delineare le linee principali della sua opera:
-La natura dell’uomo, che à duplice (materiale e spirituale);
-E` più vantaggioso credere nell’esistenza di Dio. Si può scommettere (parier) che Dio esiste.
Blaise Pascal oppone allo “spirito di geometria”, proprio della scienza, lo spirito di “finezza” (l’esperienza interiore, sulle tracce di S.Agostino) e la fede che, sola, può superare l’ambivalenza della condizione umana.
Il messaggio di Blaise Pascal è chiaro: la fede (per lui la fede nel Cristianesimo) permette all’uomo di vivere meglio.
Qualsiasi fede, in qualcuno o in qualcosa aiuta a superare i limiti della nostra natura e ad evolvere.

Traduzione e scheda biografica di Antonia Chimenti

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